Il fenomeno "marine fouling": conoscerlo per prevenirlo

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Jabar
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Il fenomeno "marine fouling": conoscerlo per prevenirlo

Messaggio da Jabar »

Il tema che vorrei discutere con questo topic riguarda la progressione nel tempo del fenomeno "marine fouling", ovvero la colonizzazione da parte di cirripedi, alghe, e altri organismi acquatici sulle superfici delle carene a contatto con l'acqua marina.
Il tema è importante se si pensa a quanto influisca sulle prestazioni e i consumi una carena sulla quale abbiano attecchito - anche in minima quantità - detti microrganismi.
Nelle barche che restano costantemente in acqua il trattamento con una buona antivegetativa sull'opera viva garantisce un'ottima protezione da tale fenomeno degradante.
Ma c'è una consistente quantità di diportisti che vara e ala la propria imbarcazione dal proprio carrello stradale, o sui piazzali dei marina predisposti, senza apporre alcuna antivegetativa: la carena resta così sempre pulita e lucida pronta ad esibire le massime prestazioni in navigazione.
Molti di questi utenti sogliono lasciare all'ormeggio in acqua le loro imbarcazioni nei fine settimana ad esempio dal venerdì sera fino alla domenica sera quando la ripongono sul loro carrello stradale per tornarsene a casa.
Capita ancora che alcuni appassionati lasciano in acqua la barca per un'intera settimana ad esempio in occasione di ponti con delle festività. Infine, in occasione delle agognate ferie annuali, la barca può restare in acqua fino a 3 settimane o più.
Cosa accadrà alle loro carene in questi casi? in quale misura si attiva il fenomeno "marine fouling" nelle loro carene?
E ancora: è vero che detto fenomeno si arresta in tutti i casi in cui la barca è in navigazione? e tale tempo è da sottrarre rispetto a quello con la barca ferma all'ormeggio?

Chi ne sa di più si faccia avanti a beneficio di coloro che desiderano organizzarsi per sottrarre il più possibile le loro carene a detto fenomeno degradante. :smt017 :smt017 :smt017
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Polterchrist
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Re: Il fenomeno "marine fouling": conoscerlo per prevenirlo

Messaggio da Polterchrist »

la mia tinozzetta non entra in acqua da qualche anno, causa problemi di salute miei, è priva di antivegetativa essendo perlopiù sul carrello, ma ricordo quando ero piccolo e veniva usata per le vacanze estive, pur con l'antivegetativa (penso fosse a matrice dura, parliamo di un periodo fino alla fine degli anni 90) in 5 settimane che stava costantemente in acqua un velo di vegetazione si formava comunque (acqua marina, nord della Sardegna) e quel velo che si formava (questione di micron) difficilmente avrebbe potuto ridurre le prestazioni della carena (che comunque in navigazione l'acqua la vede poco, scafo planante ad ala di gabbiano), per il resto boh :)
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Openboat
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Re: Il fenomeno "marine fouling": conoscerlo per prevenirlo

Messaggio da Openboat »

In terra come in mare la vegetazione esplode in primavera e fino a settembre inoltrato e' un susseguirsi in crescita. Un esempio:
Fate la carena a Novembre,varate la barca e lasciatela all'ormeggio fino ai primi di marzo facendo dei giri di tanto in tanto...quando la tirerete su: carena, assi, piedi, eliche comprese le troverete abbastanza pulite.Molto diverso e' il periodo che va da Aprile a Ottobre.
Domani varero' la mia barca dopo aver dato 2 mani di antivegetativa autolevigante a base di rame mentre nei piedi e nelle eliche ho dato la matrice dura ovviamente senza base rame.
Io esco puntualmente tutti i WE, nonostante cio' quando alo la barca prima della grande crociera (fine Luglio) lo stato della carena e' OK a parte quella piccola patina giallastra sul bagnasciuga delle murate,piedi poppieri e mozzi elica invece un vero e proprio inferno di denti di cane.Le ho studiate tutte (tipi di antivegetativa con strani additivi)...non c'e' nulla da fare. :muro

:smt039
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mikke
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Re: Il fenomeno "marine fouling": conoscerlo per prevenirlo

Messaggio da mikke »

Quoto polterchrist la mia precedente barca carena verniciata con vernice poliuretanica si "sporcava" un po di limo solo nei 10-15 giorni che stava in acqua per le ferie, ma la cosa era ininfluente per le prestazioni che per la carena.
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Re: Il fenomeno "marine fouling": conoscerlo per prevenirlo

Messaggio da coma66 »

Il problema grosso non sono le parti in plastica ma le ammpendici metalliche...
E' stato accertato che un minuto dopo che la carena è in acqua, è gia oggetto di attacco da parte del fouling.....
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Re: Il fenomeno "marine fouling": conoscerlo per prevenirlo

Messaggio da Jabar »

Mi pare che in tutte le parti metalliche immerse oltre al fouling si attivi anche la corrente galvanica la quale viene deviata sugli zinchi sacrificali.
Ma il tema del topic riguarda le situazioni nelle quali una barca carrellabile - senza trattamento anti-fouling - venga alata sul carrello oppure stazioni in acqua per qualche giorno durante i fine settimana.
Infine c'è da capire se il processo di aggressione marina sulla carena si interrompe o no durante la navigazione nel qual caso tale tempo potrebbe sottrarsi a quello della barca all'ormeggio.
Cioè coloro i quali hanno la carena non trattata hanno un tempo limitato di permanenza in acqua prima che si attivi l'aggressione degli agenti marini: a quanto ammonta?.
Per questi utenti si tratta di organizzare la movimentazione della barca di conseguenza per non essere costretti alla forzata pulizia dell'opera viva.
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coma66
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Re: Il fenomeno "marine fouling": conoscerlo per prevenirlo

Messaggio da coma66 »

Domande che non hanno una risposta definitiva ma varia a seconda della zona dove navighi......
é chiaro che in una settimana di permanenza in acqua la carena si segna ed inizia a fare quella cremina che altro non è che l'attecchimento del fouling allo stadio iniziale......
La tiri fuori e questo si secca ma lascia la carena eggermente meno iscia e questo favrirtà l'attecchimento piu rapido la prossima volta, lo stesso risultato lo si otterà non in una settimana ma in tre giornio.
Navigando cosa vuol dire? Ad una certa velocità, l'acqua che scorre ha l'effetto di una idropulitrice ma solo se la carena è perfettamente liscia oppure abbia una AV autolevigante......
Se vai in dislocamento varia poco rispetto allo stare fermi.
quindi rispondo alla domanda dicendo che se vari e lasci due giorni la barca in acqua e poi riali, una passatina di spugna sotto io la darei...
Quelli che fanno le regate che hanno le carene straliscie fanno fare la carena ai sub il mattino stesso della regata, quasi mai e solo se non hanno il sub a disposizione la sera prima........
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Re: Il fenomeno "marine fouling": conoscerlo per prevenirlo

Messaggio da mikke »

mikke ha scritto:Quoto polterchrist la mia precedente barca carena verniciata con vernice poliuretanica si "sporcava" un po di limo solo nei 10-15 giorni che stava in acqua per le ferie, ma la cosa era ininfluente per le prestazioni che per la carena.
Quoto anche coma66 il limo che si formava in carena variava dalle zone di mare frequentate. Comunque secondo il mio parere non è un problema per chi tiene la barca sul carrello per la maggior parte dell'anno ( io fino a poco tempo fa).
Quando la barca stà tanto in acqua fà caldo. Non puoi stare sempre al sole, :Ola e un bagnetto refrigerante con la spugnetta in mano girando intorno allo scafo per pulirlo si fà spesso. Approfittando anche per il cambio acqua :smt054
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Re: Il fenomeno "marine fouling": conoscerlo per prevenirlo

Messaggio da Jabar »

coma66 ha scritto:Domande che non hanno una risposta definitiva ma varia a seconda della zona dove navighi......
é chiaro che in una settimana di permanenza in acqua la carena si segna ed inizia a fare quella cremina che altro non è che l'attecchimento del fouling allo stadio iniziale......
La tiri fuori e questo si secca ma lascia la carena eggermente meno iscia e questo favrirtà l'attecchimento piu rapido la prossima volta, lo stesso risultato lo si otterà non in una settimana ma in tre giornio.
Navigando cosa vuol dire? Ad una certa velocità, l'acqua che scorre ha l'effetto di una idropulitrice ma solo se la carena è perfettamente liscia oppure abbia una AV autolevigante......
Se vai in dislocamento varia poco rispetto allo stare fermi.
quindi rispondo alla domanda dicendo che se vari e lasci due giorni la barca in acqua e poi riali, una passatina di spugna sotto io la darei...
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Ottima spiegazione Coma. :smt023 :smt023
In pratica si conferma la mia convinzione che una carena non trattata non rischia l'aggressione dal fouling fino max 2-3 gg. cioè i classici fine settimana del week-end che si concludono con l'alaggio sul carrello stradale.
Interessante l'effetto idropulitrice quando si viaggia in planata. Si tratterebbe di fare delle prove dopo aver lasciata in acqua la barca per una settimana. Dopo un'oretta di planata scendere sott'acqua per verivicare l'effetto pulitura della carena.
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Re: Il fenomeno "marine fouling": conoscerlo per prevenirlo

Messaggio da gio72 »

Il 24 tiro fuori Aurora dopo 12 mesi in acqua per pulirla e trattare lo scafo per poi ritornare in acqua. ..l’ultima uscita fatta 7 giorni fa solo. ..avevo una velocità minima di 18 nodi a 5000 giri. ...
Continua. ....

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Re: Il fenomeno "marine fouling": conoscerlo per prevenirlo

Messaggio da gio72 »

....
Se considerate che anni passati al vero.. .generalmente in condizioni simili di peso riuscivo a far prendere tutti i giri al motore ovvero 5500 e cosa più significativa avevo una velocità di circa 26 nodi .....quindi con la vegetazione cresciuta ..tra cui anche i denti di cane ...la carena non ha più quella fluidità nell’acqua e questo si trasforma in maggior attrito tale da far risultare i dati che vi ho fornito. ....aggiungerò foto.. .bye.

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Re: Il fenomeno "marine fouling": conoscerlo per prevenirlo

Messaggio da gio72 »

Ecco perchè rallentava tanto. ..dopo 13 mesi in mare. ..
Non hai i permessi necessari per visualizzare i file allegati in questo messaggio.
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Re: Il fenomeno "marine fouling": conoscerlo per prevenirlo

Messaggio da coma66 »

mi sembra si tratti di corallina, sono animlaetti ( serpulidi) che crescono costruendosi il guscio calcareo intorno e questo avviene attaccati alle nostre parti immerse.....
Praticamente non hai piu un carena liscia ma una carta vetrata a grana grossa.
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Re: Il fenomeno "marine fouling": conoscerlo per prevenirlo

Messaggio da gio72 »

Infatti Massimo. ..ed io che mi meravigliavo di perdere 500/600 giri e circa 8 nodi nel complesso non era male considerando come si presentava la carena...se non altro ho dato un contributo diretto a questo post.. .non appena varo faró il riscontro al contrario.. .naturalmente con dati e foto alla mano.. .bye.

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Re: Il fenomeno "marine fouling": conoscerlo per prevenirlo

Messaggio da Openboat »

gio72 ha scritto:Ecco perchè rallentava tanto. ..dopo 13 mesi in mare. ..
:shock :shock :shock :shock :shock :shock :shock :shock :shock


E ti credo !!!
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