Gobbi 23 ma non solo: navigazione e versioni diverse
Inviato: 14 set 2010, 12:44
Finalmente questo weekend sono riuscito a NAVIGARE con uno dei potenziali acquisti e volevo condividere qualche impressione avuta.
La barca era un gobbi 23 cabin, anno 1991, in condizioni abbastanza deplorevoli. Tuttavia, i motori e i piedi, secondo il proprietario, erano stati sbarcati e rifatti, per cui ci siamo trovati con armatore e suo meccanico a provare a fare un giro nel golfo di La Spezia. Come vi ho anticipato, era la prima volta che mi capitasse di condurre un' imbarcazione a motore di queste dimensioni, avendo precedentemente avuto esperienza solo con barche a vela e/o con i gommoni/tender delle suddette o delle scuole vela.
La barca e', a seconda di chi la descrive, attorno a mt. 8 x 2.45 ft, pesa circa 2800kg a secco da cantiere. Ci sono le premesse per una stabilita' diversa da quella dei piccoli motoscafi con fuoribordo con i quali avevo avuto qualche esperienza. Partendo, la prima cosa che ho notato e' una rumorosita' notevolmente inferiore al previsto, santissima cosa. Parimenti, si fanno apprezzare i due motori per far manovra anche se il proprietario, ho notato, non e' che avesse tanta piu esperienza di me (.....). Usciti dal molo (che' marina sarebbe parola decisamente grossa), ci dirigiamo verso la diga del golfo, con i motori sui 2500 RPM e la barca in dislocamento per motivi di limiti di velocita'. Prendo in mano la barca e noto:
1) la timoneria e' a cavo e ha un feeling decisamente curioso: non c'e' alcuna avvisaglia di dove siano effettivamente i piedi ma rimane una certa legnosita' del comando.
2) la barca, nonstante il vento quasi nullo e un' ondina quasi impercettibile (mare POCO MOSSO a esser generosi)semplicemente non va dritta e non sta dritta. E' assai sensibile all' onda e necessita di continue correzioni semplicemente per mantenere rotta. Quantomeno, pero', quando le ondine diventano ondine un pochino piu grandi la barca rimane morbida e non sbatte (velocita' stimata, 8-10kts, eravamo privi di strumenti in quanto rubati (!) )
3) le manette hanno un curioso andamento che rende la regolazione dei giri ostica, in quanto il controllo RPM da 1500 in su si effettua in circa 10 gradi di quadrante. C'e' per buona misura uno split mostruoso, per cui per mantenere a pari giri i motori le due manette devono essere in posizioni ben diverse.
4) il proprietario asserisce che i flap non servono e che il trim serve solo per 'trimmare un po in fuori a planata avvenuta per prendere piu velocita'. In tutti i modi, mancano i potenziometri per cui l' indicatore del trim e' a -57 -62, valori che mi paiono errati
.
Dopo un tratto verso passo di ponente, cedo i comandi all' armatore perche' mi faccia vedere come si comporta l' imbarcazione in planata (all accounts and persons are purely fictional: no laws were harmed in the making of this post): lui alza i giri a ~3500 e dopo una buona trentina di secondi il mezzo riesce a mettere giu la prua e planare. A parte il tempo biblico, sospetto legato all' errato uso (anzi al non uso) di trim, flap e manette, la barca si stabilizza, sente meno le ondine e necessita di minori correzioni - per quanto queste rimangano necessarie per mantenere direzione.
Rientriamo abbastanza rapidamente in rada senza uscire in mare ove mi sarebbe piaciuto andare per capire come si comporti la barca a velocita' di crociera (peraltro chiaramente mai raggiunta) con qualche onda. Ometto qualsiasi considerazione sulla manovra di attracco per non offendere orecchie sensibili.
Rimangono quindi le note conclusive: positivo il fatto che a quelle andature la barca resti morbida, positivo il fatto che la rumorosita' sia minore di quanto mi aspettassi. Tuttavia, e non sono in grado di valutare se questo sia l' aspetto del Gobbi 23 menzionato anche in questo forum, la tenuta di rotta e' decisamente problematica, la timoneria sicuramente da sostituire (e non so con cosa...) e la barca e' semplicemente inadatta a navigare in dislocamento (non e' sicuramente una novita' questa, ma non credevo che la differenza fosse cosi grande). Vorrei capire, soprattutto da quelli di voi che hanno esperienza di entrambi i tipi di barca (vela e motore) quanto di quello che ho rilevato sia legato a *quella specifica Gobbi 23*, quanto al modello e quanto alle peculiarita' di barche senza chiglia e senza timone che si affidano alla rotazione del vettore spinta per governare. La cosa che mi ha fatto pensare e' che i gommoni carena VTR che ho condotto in giro, gommoni comunque piccoli (i piu grandi attorno a mt. 4) sembravano comportarsi... decisamente meglio. Da qui la mia perplessita'.
Bonus question: ho visto ormai diversi Gobbi 23 e ho potuto notare che ci sono diverse configurazioni per il pulpito di prua (e sta bene) e... una diversa configurazione della capote vano motori: una delle barche che ho visto ha una soluzione molto intelligente nella quale non si alza solo il paiolo ma anche tutta la seduta a C. Tutte le altre, invece, hanno solo il paiolo centrale sollevabile: ambedue opzioni da cantiere?
La barca era un gobbi 23 cabin, anno 1991, in condizioni abbastanza deplorevoli. Tuttavia, i motori e i piedi, secondo il proprietario, erano stati sbarcati e rifatti, per cui ci siamo trovati con armatore e suo meccanico a provare a fare un giro nel golfo di La Spezia. Come vi ho anticipato, era la prima volta che mi capitasse di condurre un' imbarcazione a motore di queste dimensioni, avendo precedentemente avuto esperienza solo con barche a vela e/o con i gommoni/tender delle suddette o delle scuole vela.
La barca e', a seconda di chi la descrive, attorno a mt. 8 x 2.45 ft, pesa circa 2800kg a secco da cantiere. Ci sono le premesse per una stabilita' diversa da quella dei piccoli motoscafi con fuoribordo con i quali avevo avuto qualche esperienza. Partendo, la prima cosa che ho notato e' una rumorosita' notevolmente inferiore al previsto, santissima cosa. Parimenti, si fanno apprezzare i due motori per far manovra anche se il proprietario, ho notato, non e' che avesse tanta piu esperienza di me (.....). Usciti dal molo (che' marina sarebbe parola decisamente grossa), ci dirigiamo verso la diga del golfo, con i motori sui 2500 RPM e la barca in dislocamento per motivi di limiti di velocita'. Prendo in mano la barca e noto:
1) la timoneria e' a cavo e ha un feeling decisamente curioso: non c'e' alcuna avvisaglia di dove siano effettivamente i piedi ma rimane una certa legnosita' del comando.
2) la barca, nonstante il vento quasi nullo e un' ondina quasi impercettibile (mare POCO MOSSO a esser generosi)semplicemente non va dritta e non sta dritta. E' assai sensibile all' onda e necessita di continue correzioni semplicemente per mantenere rotta. Quantomeno, pero', quando le ondine diventano ondine un pochino piu grandi la barca rimane morbida e non sbatte (velocita' stimata, 8-10kts, eravamo privi di strumenti in quanto rubati (!) )
3) le manette hanno un curioso andamento che rende la regolazione dei giri ostica, in quanto il controllo RPM da 1500 in su si effettua in circa 10 gradi di quadrante. C'e' per buona misura uno split mostruoso, per cui per mantenere a pari giri i motori le due manette devono essere in posizioni ben diverse.
4) il proprietario asserisce che i flap non servono e che il trim serve solo per 'trimmare un po in fuori a planata avvenuta per prendere piu velocita'. In tutti i modi, mancano i potenziometri per cui l' indicatore del trim e' a -57 -62, valori che mi paiono errati

Dopo un tratto verso passo di ponente, cedo i comandi all' armatore perche' mi faccia vedere come si comporta l' imbarcazione in planata (all accounts and persons are purely fictional: no laws were harmed in the making of this post): lui alza i giri a ~3500 e dopo una buona trentina di secondi il mezzo riesce a mettere giu la prua e planare. A parte il tempo biblico, sospetto legato all' errato uso (anzi al non uso) di trim, flap e manette, la barca si stabilizza, sente meno le ondine e necessita di minori correzioni - per quanto queste rimangano necessarie per mantenere direzione.
Rientriamo abbastanza rapidamente in rada senza uscire in mare ove mi sarebbe piaciuto andare per capire come si comporti la barca a velocita' di crociera (peraltro chiaramente mai raggiunta) con qualche onda. Ometto qualsiasi considerazione sulla manovra di attracco per non offendere orecchie sensibili.
Rimangono quindi le note conclusive: positivo il fatto che a quelle andature la barca resti morbida, positivo il fatto che la rumorosita' sia minore di quanto mi aspettassi. Tuttavia, e non sono in grado di valutare se questo sia l' aspetto del Gobbi 23 menzionato anche in questo forum, la tenuta di rotta e' decisamente problematica, la timoneria sicuramente da sostituire (e non so con cosa...) e la barca e' semplicemente inadatta a navigare in dislocamento (non e' sicuramente una novita' questa, ma non credevo che la differenza fosse cosi grande). Vorrei capire, soprattutto da quelli di voi che hanno esperienza di entrambi i tipi di barca (vela e motore) quanto di quello che ho rilevato sia legato a *quella specifica Gobbi 23*, quanto al modello e quanto alle peculiarita' di barche senza chiglia e senza timone che si affidano alla rotazione del vettore spinta per governare. La cosa che mi ha fatto pensare e' che i gommoni carena VTR che ho condotto in giro, gommoni comunque piccoli (i piu grandi attorno a mt. 4) sembravano comportarsi... decisamente meglio. Da qui la mia perplessita'.
Bonus question: ho visto ormai diversi Gobbi 23 e ho potuto notare che ci sono diverse configurazioni per il pulpito di prua (e sta bene) e... una diversa configurazione della capote vano motori: una delle barche che ho visto ha una soluzione molto intelligente nella quale non si alza solo il paiolo ma anche tutta la seduta a C. Tutte le altre, invece, hanno solo il paiolo centrale sollevabile: ambedue opzioni da cantiere?