Cappotto !
Inviato: 25 mag 2005, 17:44
Sabato scorso sono uscito di buon'ora per una trainatina col vivo, e, approfittando del mare abbastanza buono, decido di non trainare alla foce del Magra ai soliti serra, peraltro fino ad ora piuttosto piccoli, ma di andare alle 5 Terre, zona Ferale, alla ricerca di qualche dentice.
Strada facendo mi fermo in un paio di posti dove l'eco mi segna grossi appallamenti di minutaglia e, col sabiki, prendo alcuni sugarelli e li metto nella vasca del vivo. Poi, incrociando un piccolo peschereccio, riesco a farmi vendere una bella seppia viva : ottimo, cosÏ posso diversificare il men??. Arrivato nel punto prescelto innesco la seppia sulla canna più a fondo ed un sugarello sulla canna a mezz'acqua.
Filo le lenze, applico i piombi guardiani, 350 gr su quella a fondo e 200 gr su quella a mezz'acqua, e comincio a seguire la batimetrica dei 30 mt alla velocit‡† di 0,8 ‚Äì 1 Knts. Purtroppo qui il fondo è totalmente piatto, non ci sono secche, cigliate o relitti, per cui l‚Äôincontro col dentice è più dovuto ad una botta di culo che ad uno studio della carta nautica.
Dopo circa 2 ore controllo le esche, e, constatato che godono di ottima salute, le ricalo e mi metto stavolta sulla batimetrica dei 20 mt. L‚Äôacqua rispetto alla scorsa settimana è più calda, l‚Äôeco d?† in superficie 20,4¬?C, pertanto spero di incontrare qualche pesce a questa profondit?†. Insisto e insisto ma nulla, provo allora ad andare verso riva, sui 10 mt, l‚Äôunica batimetrica dove il fondo è roccioso e movimentato, anche se penso molto improbabile trovare dentici in questa stagione cosÏ poco profondi.
E invece, dopo circa mezzora vedo vibrare il cimino della canna con la seppia, segno che si sente in pericolo e sta cercando la fuga da un predatore : prendo la canna in mano, sento un leggerissimo tocco, attendo con la frizione morbidissima che il filo cominci ad uscire dal mulinello, ma non succede nulla, cedo un po‚Äô di filo, lo richiamo, nel tentativo di dare al predatore l‚Äôimpressione che la seppia ferita gli stia sfuggendo inducendolo cosÏ all‚Äôattacco, ma ancora nulla, allora recupero, tolgo il piombo guardiano e controllo l‚Äôesca : la seppia è senza testa. Il pesce mi ha fregato! Non so quale pesce possa essere stato, n?© lo potr?? mai sapere, ho solo delle ipotesi : un piccolo dentice, o un piccolo pesce serra, anche se, almeno per mia esperienza, entrambi quando l‚Äôesca appena mutilata gli sfugge, la riattaccano con maggior accanimento, mentre qui non è successo. Poteva trattarsi anche di una spigola, che però ha attaccato poco convinta perchè© ha visto il terminale che era di diametro grosso e doppiato, oppure, dato che la velocit‡† era minima ed ero tra gli scogli, anche un grongo o una murena. Comunque ho insistito nel punto dell‚Äôattacco con 2 bei sugarelli vivi ma non ho visto altre tocche, e cosÏ, dopo aver liberato tutti i sugarelli vivi e vegeti, sono rientrato in darsena a mani vuote. Allego le foto della seppia innescata e dopo l‚Äôabboccata.
Strada facendo mi fermo in un paio di posti dove l'eco mi segna grossi appallamenti di minutaglia e, col sabiki, prendo alcuni sugarelli e li metto nella vasca del vivo. Poi, incrociando un piccolo peschereccio, riesco a farmi vendere una bella seppia viva : ottimo, cosÏ posso diversificare il men??. Arrivato nel punto prescelto innesco la seppia sulla canna più a fondo ed un sugarello sulla canna a mezz'acqua.
Filo le lenze, applico i piombi guardiani, 350 gr su quella a fondo e 200 gr su quella a mezz'acqua, e comincio a seguire la batimetrica dei 30 mt alla velocit‡† di 0,8 ‚Äì 1 Knts. Purtroppo qui il fondo è totalmente piatto, non ci sono secche, cigliate o relitti, per cui l‚Äôincontro col dentice è più dovuto ad una botta di culo che ad uno studio della carta nautica.
Dopo circa 2 ore controllo le esche, e, constatato che godono di ottima salute, le ricalo e mi metto stavolta sulla batimetrica dei 20 mt. L‚Äôacqua rispetto alla scorsa settimana è più calda, l‚Äôeco d?† in superficie 20,4¬?C, pertanto spero di incontrare qualche pesce a questa profondit?†. Insisto e insisto ma nulla, provo allora ad andare verso riva, sui 10 mt, l‚Äôunica batimetrica dove il fondo è roccioso e movimentato, anche se penso molto improbabile trovare dentici in questa stagione cosÏ poco profondi.
E invece, dopo circa mezzora vedo vibrare il cimino della canna con la seppia, segno che si sente in pericolo e sta cercando la fuga da un predatore : prendo la canna in mano, sento un leggerissimo tocco, attendo con la frizione morbidissima che il filo cominci ad uscire dal mulinello, ma non succede nulla, cedo un po‚Äô di filo, lo richiamo, nel tentativo di dare al predatore l‚Äôimpressione che la seppia ferita gli stia sfuggendo inducendolo cosÏ all‚Äôattacco, ma ancora nulla, allora recupero, tolgo il piombo guardiano e controllo l‚Äôesca : la seppia è senza testa. Il pesce mi ha fregato! Non so quale pesce possa essere stato, n?© lo potr?? mai sapere, ho solo delle ipotesi : un piccolo dentice, o un piccolo pesce serra, anche se, almeno per mia esperienza, entrambi quando l‚Äôesca appena mutilata gli sfugge, la riattaccano con maggior accanimento, mentre qui non è successo. Poteva trattarsi anche di una spigola, che però ha attaccato poco convinta perchè© ha visto il terminale che era di diametro grosso e doppiato, oppure, dato che la velocit‡† era minima ed ero tra gli scogli, anche un grongo o una murena. Comunque ho insistito nel punto dell‚Äôattacco con 2 bei sugarelli vivi ma non ho visto altre tocche, e cosÏ, dopo aver liberato tutti i sugarelli vivi e vegeti, sono rientrato in darsena a mani vuote. Allego le foto della seppia innescata e dopo l‚Äôabboccata.