Settembre: light drifting!
Inviato: 21 set 2014, 08:12
In questo mese i nostri amici pinnuti sono in piena attività sentendo che l'inverno si avvicina, così sia il pesce di passo, palamite, tombarelli, alletterati, serra, lecce, che lo stanziale, dentici, ricciole, saraghi, tanute, orate, cercano tutti di rimpinzarsi a più non posso per affrontare la stagione fredda.
Tutti sono in gran fermento ed in grande competizione alimentare per cui le catture saranno facili e numerose, tanto da fare attenzione a non superare i limiti consentiti dalla legge.
La tecnica che più è esercitata, alla ricerca di queste prede è il light drifting.
Ne abbiamo già parlato diffusamente ma voglio ugualmente spendere due parole su questa tecnica che si basa essenzialmente sulla pasturazione per attirare i pesci nei pressi della barca e fargli mangiare le nostre esche.
Barca ancorata su una secca o una cigliata dove sicuramente ci sarà corrente, elemento essenziale per questa tecnica, scia di pezzetti di sarda, tagliata in quattro o cinque pezzi, una cassa da 8 kg. è più che sufficiente per l'intera giornata, meglio se la integriamo con i sacchi di sarda macinata, messi a metà fondo.
Canna di 4 metri robusta, mulo del 6000/8000 caricato con nylon 0,40, Terminale in f.carbon 0,30 di due metri, amo n° 1/0 - 3/0, inescato a sarda, se intera con l'utilizzo della trappola che non sto a descrivere perché già ne abbiamo parlato spesso, tecnica con pallini di piombo e lenza morta oppure con l'uso della sfera galleggiante.
Tutti sono in gran fermento ed in grande competizione alimentare per cui le catture saranno facili e numerose, tanto da fare attenzione a non superare i limiti consentiti dalla legge.
La tecnica che più è esercitata, alla ricerca di queste prede è il light drifting.
Ne abbiamo già parlato diffusamente ma voglio ugualmente spendere due parole su questa tecnica che si basa essenzialmente sulla pasturazione per attirare i pesci nei pressi della barca e fargli mangiare le nostre esche.
Barca ancorata su una secca o una cigliata dove sicuramente ci sarà corrente, elemento essenziale per questa tecnica, scia di pezzetti di sarda, tagliata in quattro o cinque pezzi, una cassa da 8 kg. è più che sufficiente per l'intera giornata, meglio se la integriamo con i sacchi di sarda macinata, messi a metà fondo.
Canna di 4 metri robusta, mulo del 6000/8000 caricato con nylon 0,40, Terminale in f.carbon 0,30 di due metri, amo n° 1/0 - 3/0, inescato a sarda, se intera con l'utilizzo della trappola che non sto a descrivere perché già ne abbiamo parlato spesso, tecnica con pallini di piombo e lenza morta oppure con l'uso della sfera galleggiante.
