Zattera di salvataggio.
- Taras
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Zattera di salvataggio.
Cari amici,
Vi pongo i seguenti quesiti.
1) Per la navigazione oltre le 12 miglia è necessario avere tra le varie dotazioni di sicurezza, anche una zattera di salvataggio omologata con la normativa vigente e revisionata. Però, per quello che mi riguarda, sono rare le occasioni in cui supero tale distanza dalla costa e per questo mi sembra abbastanza sbilanciato il costo da sostenere per l'acquisto e per le revisioni biennali. Esiste la possibilità di avere una zattera di salvataggio in noleggio? Così pagherei solo per il periodo di effettivo utilizzo.
2) Ma se per emergenza dovesse essere necessario utilizzare la zattera è facile da usare? La mia sensazione è che sia un oggetto da tenere a bordo per non incorrere in qualche multa dalla CP e se veramente dovesse servire pochi saprebbero come utilizzarla. Qualcuno di voi ha avuto esperienze in merito?
Il dibattito è aperto.
Taras
Vi pongo i seguenti quesiti.
1) Per la navigazione oltre le 12 miglia è necessario avere tra le varie dotazioni di sicurezza, anche una zattera di salvataggio omologata con la normativa vigente e revisionata. Però, per quello che mi riguarda, sono rare le occasioni in cui supero tale distanza dalla costa e per questo mi sembra abbastanza sbilanciato il costo da sostenere per l'acquisto e per le revisioni biennali. Esiste la possibilità di avere una zattera di salvataggio in noleggio? Così pagherei solo per il periodo di effettivo utilizzo.
2) Ma se per emergenza dovesse essere necessario utilizzare la zattera è facile da usare? La mia sensazione è che sia un oggetto da tenere a bordo per non incorrere in qualche multa dalla CP e se veramente dovesse servire pochi saprebbero come utilizzarla. Qualcuno di voi ha avuto esperienze in merito?
Il dibattito è aperto.
Taras
- marcoevo
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Re: Zattera di salvataggio.
Io ho aperto una scaduta....dovrei avere anche il video dell'apertura ....
marco
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Re: Zattera di salvataggio.
Perr il noleggio non credo o quanto meno non ho mail letto d aziende che lo facciano,
del resto poi se non possiedi la zattera come fai per il RINA con barca immatricolata ?
Se hai un natante credo ti basti una zattera entro le 12 miglia.
del resto poi se non possiedi la zattera come fai per il RINA con barca immatricolata ?
Se hai un natante credo ti basti una zattera entro le 12 miglia.
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Re: Zattera di salvataggio.
Una volta io l'ho vista una pubblicità su una rivista del noleggio zattera....
marco
- Taras
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Re: Zattera di salvataggio.
Non credo che il RINA richieda, se la barca è immatricolata, la presenza della zattera.Invictus ha scritto:Perr il noleggio non credo o quanto meno non ho mail letto d aziende che lo facciano,
del resto poi se non possiedi la zattera come fai per il RINA con barca immatricolata ?
Se hai un natante credo ti basti una zattera entro le 12 miglia.
Taras
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Re: Zattera di salvataggio.
marcoevo ha scritto:Una volta io l'ho vista una pubblicità su una rivista del noleggio zattera....
L'azienda che lo praticava era la marinesupply. Ma quest'azienda non esiste più....
- Polterchrist
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Re: Zattera di salvataggio.
devi avere a bordo le dotazioni per la distanza a cui ti trovi al momento del controllo
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Re: Zattera di salvataggio.
Dunque
1)Per la visita ispettiva (rinnovo certificato di sicurezza) non sono richieste le dotazioni obbligatorie,in quanto quest'ultime sono necessarie in base alla navigazione che si effettua realmente (Litoranea,Costiera,Altura,oltre le 50 miglia).
2)Aziende che le noleggiano esistono,poche ma esistono.Mi pare che una sia in Abruzzo o nelle Marche.....
3)La zattera deve essere posizionata in un luogo facilmente raggiungibile (e non stivata in un luogo impossibile).
Ecco un video esaustivo:

1)Per la visita ispettiva (rinnovo certificato di sicurezza) non sono richieste le dotazioni obbligatorie,in quanto quest'ultime sono necessarie in base alla navigazione che si effettua realmente (Litoranea,Costiera,Altura,oltre le 50 miglia).
2)Aziende che le noleggiano esistono,poche ma esistono.Mi pare che una sia in Abruzzo o nelle Marche.....
3)La zattera deve essere posizionata in un luogo facilmente raggiungibile (e non stivata in un luogo impossibile).
Ecco un video esaustivo:

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Re: Zattera di salvataggio.
Sulla sua utilita' non ci sono dubbi.E' indispensabile anche per chi naviga entro le 12 miglia.Provate per un attimo ad immaginare che la vs barchetta sta affondando....stavate pescando a 10 miglia dalla costa...e' il mese di Gennaio,avete lanciato il May day (ammesso che abbiate avuto il tempo di ricordarlo),se siete fortunati ad avere comunicato la vs giusta posizione,i soccorsi, prima di 20/30 minuti non arriveranno
...quanto tempo pensate di resistere in acqua fredda ???
Ecco un breve sunto sul"Ipodermia" tratto dal web:
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M.O.B. Man Over Board
Orientamenti d’aiuto nel trattamento di una persona colpita da Ipotermia
Nella situazione in cui una persona cada accidentalmente fuori bordo, il resto dell’equipaggio, deve mettere in pratica il recupero che va eseguito nel più breve tempo possibile, ma ciò che sarà molto importante, è la soluzione al problema dello shock Ipotermico. Se l'acqua è fredda e la persona è stata immersa per un lungo periodo, occorre preservare la vittima dal suddetto rischio.
I danni principali da immersione sono causati principalmente dalla densità dell’acqua, ed alla sua capacità di far disperdere il calore corporeo (26 volte maggiore rispetto all’aria). La densità dell’acqua simile a quella del sangue,(formato da acqua per l'82%) determinerà un afflusso minore del sangue verso le gambe, il sangue tornerà al tronco, ed in particolare al cuore. Ciò avviene poiché il cuore come “stazione di pompaggio” fatica a spingere il sangue verso le estremità del corpo, poiché la pressione dell’acqua (verso le gambe immerse), è maggiore che sulla superficie stessa.
Questa condizione determina un aumento della produzione sanguigna, con conseguente invio di sangue pompato agli organi vitali come cervello e reni. Determinando una maggiore produzione di liquidi come l’urina e la necessità fisiologica di espellerla. (una sensazione familiare ad ogni nuotatore).
Per cui, se una persona resta immersa per un periodo abbastanza lungo da produrre e perdere una gran quantità d’urina, quando sarà sollevato dall'acqua il volume del sangue totale sarà immediatamente insufficiente.
La posizione eretta durante e dopo il recupero farà defluire il sangue nuovamente e più velocemente alle gambe. A questo punto il volume di sangue disponibile sarà insufficiente (Ipovolemia) per gli organi vitali come il cervello. Oltretutto fuori dell’acqua, non ci sarà più resistenza al deflusso sanguigno, dovuto alla densità dell’acqua, perciò è imperativo che la persona recuperata resti in posizione orizzontale, ciò vale anche per le operazioni di recupero. Dovremo trattare un naufrago molto disidratato, con una quantità di sangue in circolo insufficiente.
Se l'acqua è fredda la perdita di calore, è molto rapida. Il corpo risponde comprimendo i vasi sanguigni, la compressione di vene e arterie aumentano l'effetto della produzione cardiaca, il cuore pompa più energicamente per superare tale resistenza, con il risultato di aumentare la necessità d’ossigeno. E quando ciò non avviene, può subentrare l’arresto cardiaco.
Purtroppo questa condizione è responsabile delle molte morti che avvengono dopo il recupero.
Effettuato il recupero e il riscaldamento della persona, la temperatura corporea aumenta, così sebbene la vittima dica di sentirsi bene, fatelo restare al caldo ed in posizione orizzontale il più a lungo possibile. Difatti è dopo aver riscaldato la persona che comincia il rischio più serio dovuto ad una caduta in pressione arteriosa causata dal volume di sangue ridotto il quale, deve riempire i vasi sanguigni dopo la loro dilatazione, dovuta al riscaldamento. Questa condizione, può determinarsi dopo 10-20 min. dal recupero. Mantenere la persona in posizione orizzontale con la testa giù, sollevando le gambe per ridurre quest’effetto.
L’Ipotermia subentra quando la temperatura del corpo scende sotto i 35 gradi C. e ciò avviene molto rapidamente per una persona immersa nell'acqua. Inoltre se la temperatura corporea scende rapidamente, come concausa la vittima potrebbe avere un arresto cardiaco, ma solitamente la persona muore prima per altre cause dovute a movimenti scoordinati che impediranno al naufrago di nuotare, e conseguente annegamento. Se l'acqua è molto fredda, un'immersione improvvisa può causare un forte shock con arresto cardiaco.
In condizione d’annegamento, il naufrago cessa di respirare, il polso sarà molto debole e difficile da sentire, tuttavia il cervello potrà ricevere ancora sangue seppur debolmente, e parzialmente protetto dalla mancanza d’ossigeno, poiché raffreddato dall’acqua. Per cui è molto importante una volta recuperato il naufrago, accertarsi della sua morte o presunta tale. In primo luogo la persona va tenuta in posizione orizzontale, quindi attiviamo la procedura di rianimazione nel seguente modo:
Vi elenchiamo i primi orientamenti d’aiuto, per chi deve trattare una persona recuperata colpita da ipotermia, nell’attesa di ricevere i soccorsi medici. E’ molto importante ricordare che, una persona colpita seriamente da ipotermia, sembrerà morta.
L'esame principale dovrebbe contare sul Primo principio d’Aiuto A, B, C, Via aerea, Respirazione e Circolazione. Prendete il necessario per eseguire la respirazione artificiale bocca a bocca con cadenza normale, immediatamente dopo continuate con le misure successive.
La condizione d’Iperventilazione può causare alla vittima confusione mentale e comportamenti irrazionali.
Ponete la vittima in posizione orizzontale evitate di spostarlo bruscamente e non stimolatelo in alcun modo.
Non lasciate che cammini o si muova. La morte improvvisa anche se il paziente è moderatamente ipotermico può essere causata dall’uscita rapida dall’acqua e dalla pressione del sangue bassa.
Portatelo immediatamente al riparo dal vento e se possibile ricoveratelo in una cabina.
Levategli i vestiti bagnati e mettete la vittima in un sacco a pelo con borse o bottiglie d’acqua calda, copritelo ultriormente con coperte di lana o pile. Coprite la testa con un berretto di lana, poiché la perdita del calore dalla testa è considerevole. La volontà del paziente di riscaldarsi spontaneamente, è maggiore se è ben isolato. Nota: è assolutamente falso che la lana, cotone o alcuni tessuti tecnici sintetici bagnati, mantengono la maggior parte delle loro proprietà dall’isolamento termico. Anche le coperte a barriera raggiante, o “coperte spaziali” non irradiano in modo efficace energia, ma si comportano solamente come una barriera di riparo dal vento.
La vittima potrebbe essere disidratata il che ridurrà la sua abilità di riscaldarsi. Somministrategli dei liquidi caldi es. brodo, o bibite sportive ad alto contenuto di zuccheri, evitate assolutamente superalcolici o prodotti contenenti caffeina, lo indurrebbero ad orinare, disidratandolo ulteriormente.
Nel caso lo tolleri; dategli del cibo.
Usate borse o bottiglie d’acqua calda, prestando attenzione a non scottare la vittima, disponetele sotto le ascelle, all’inguine e vicino la testa. Nota: sdraiarsi accanto alla vittima cercando di riscaldarlo con il proprio corpo, è alquanto discutibile.
Lasciate che la vittima orini ma in posizione orizzontale. La vittima potrebbe svenire orinando in piedi.
Strofinare vigorosamente le estremità, non aiuta a migliorare il calore generato spontaneamente dal corpo, anzi potrebbe causare dei crampi muscolari con conseguente re-invio di sangue freddo al cuore.
Nel caso vi sia presenza medica a bordo l'uso di fluidi Endovenosi e scaldati, se somministrati, dovrebbe essere una soluzione fisiologica come normale salino, o "Soluzione Ringer's lattato" (sebbene il secondo andrebbe evitato nel caso d’Ipotermia severa)
Infine non fate alzare la vittima prima di avere consultato un medico.
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Ecco un breve sunto sul"Ipodermia" tratto dal web:
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Nella situazione in cui una persona cada accidentalmente fuori bordo, il resto dell’equipaggio, deve mettere in pratica il recupero che va eseguito nel più breve tempo possibile, ma ciò che sarà molto importante, è la soluzione al problema dello shock Ipotermico. Se l'acqua è fredda e la persona è stata immersa per un lungo periodo, occorre preservare la vittima dal suddetto rischio.
I danni principali da immersione sono causati principalmente dalla densità dell’acqua, ed alla sua capacità di far disperdere il calore corporeo (26 volte maggiore rispetto all’aria). La densità dell’acqua simile a quella del sangue,(formato da acqua per l'82%) determinerà un afflusso minore del sangue verso le gambe, il sangue tornerà al tronco, ed in particolare al cuore. Ciò avviene poiché il cuore come “stazione di pompaggio” fatica a spingere il sangue verso le estremità del corpo, poiché la pressione dell’acqua (verso le gambe immerse), è maggiore che sulla superficie stessa.
Questa condizione determina un aumento della produzione sanguigna, con conseguente invio di sangue pompato agli organi vitali come cervello e reni. Determinando una maggiore produzione di liquidi come l’urina e la necessità fisiologica di espellerla. (una sensazione familiare ad ogni nuotatore).
Per cui, se una persona resta immersa per un periodo abbastanza lungo da produrre e perdere una gran quantità d’urina, quando sarà sollevato dall'acqua il volume del sangue totale sarà immediatamente insufficiente.
La posizione eretta durante e dopo il recupero farà defluire il sangue nuovamente e più velocemente alle gambe. A questo punto il volume di sangue disponibile sarà insufficiente (Ipovolemia) per gli organi vitali come il cervello. Oltretutto fuori dell’acqua, non ci sarà più resistenza al deflusso sanguigno, dovuto alla densità dell’acqua, perciò è imperativo che la persona recuperata resti in posizione orizzontale, ciò vale anche per le operazioni di recupero. Dovremo trattare un naufrago molto disidratato, con una quantità di sangue in circolo insufficiente.
Se l'acqua è fredda la perdita di calore, è molto rapida. Il corpo risponde comprimendo i vasi sanguigni, la compressione di vene e arterie aumentano l'effetto della produzione cardiaca, il cuore pompa più energicamente per superare tale resistenza, con il risultato di aumentare la necessità d’ossigeno. E quando ciò non avviene, può subentrare l’arresto cardiaco.
Purtroppo questa condizione è responsabile delle molte morti che avvengono dopo il recupero.
Effettuato il recupero e il riscaldamento della persona, la temperatura corporea aumenta, così sebbene la vittima dica di sentirsi bene, fatelo restare al caldo ed in posizione orizzontale il più a lungo possibile. Difatti è dopo aver riscaldato la persona che comincia il rischio più serio dovuto ad una caduta in pressione arteriosa causata dal volume di sangue ridotto il quale, deve riempire i vasi sanguigni dopo la loro dilatazione, dovuta al riscaldamento. Questa condizione, può determinarsi dopo 10-20 min. dal recupero. Mantenere la persona in posizione orizzontale con la testa giù, sollevando le gambe per ridurre quest’effetto.
L’Ipotermia subentra quando la temperatura del corpo scende sotto i 35 gradi C. e ciò avviene molto rapidamente per una persona immersa nell'acqua. Inoltre se la temperatura corporea scende rapidamente, come concausa la vittima potrebbe avere un arresto cardiaco, ma solitamente la persona muore prima per altre cause dovute a movimenti scoordinati che impediranno al naufrago di nuotare, e conseguente annegamento. Se l'acqua è molto fredda, un'immersione improvvisa può causare un forte shock con arresto cardiaco.
In condizione d’annegamento, il naufrago cessa di respirare, il polso sarà molto debole e difficile da sentire, tuttavia il cervello potrà ricevere ancora sangue seppur debolmente, e parzialmente protetto dalla mancanza d’ossigeno, poiché raffreddato dall’acqua. Per cui è molto importante una volta recuperato il naufrago, accertarsi della sua morte o presunta tale. In primo luogo la persona va tenuta in posizione orizzontale, quindi attiviamo la procedura di rianimazione nel seguente modo:
Vi elenchiamo i primi orientamenti d’aiuto, per chi deve trattare una persona recuperata colpita da ipotermia, nell’attesa di ricevere i soccorsi medici. E’ molto importante ricordare che, una persona colpita seriamente da ipotermia, sembrerà morta.
L'esame principale dovrebbe contare sul Primo principio d’Aiuto A, B, C, Via aerea, Respirazione e Circolazione. Prendete il necessario per eseguire la respirazione artificiale bocca a bocca con cadenza normale, immediatamente dopo continuate con le misure successive.
La condizione d’Iperventilazione può causare alla vittima confusione mentale e comportamenti irrazionali.
Ponete la vittima in posizione orizzontale evitate di spostarlo bruscamente e non stimolatelo in alcun modo.
Non lasciate che cammini o si muova. La morte improvvisa anche se il paziente è moderatamente ipotermico può essere causata dall’uscita rapida dall’acqua e dalla pressione del sangue bassa.
Portatelo immediatamente al riparo dal vento e se possibile ricoveratelo in una cabina.
Levategli i vestiti bagnati e mettete la vittima in un sacco a pelo con borse o bottiglie d’acqua calda, copritelo ultriormente con coperte di lana o pile. Coprite la testa con un berretto di lana, poiché la perdita del calore dalla testa è considerevole. La volontà del paziente di riscaldarsi spontaneamente, è maggiore se è ben isolato. Nota: è assolutamente falso che la lana, cotone o alcuni tessuti tecnici sintetici bagnati, mantengono la maggior parte delle loro proprietà dall’isolamento termico. Anche le coperte a barriera raggiante, o “coperte spaziali” non irradiano in modo efficace energia, ma si comportano solamente come una barriera di riparo dal vento.
La vittima potrebbe essere disidratata il che ridurrà la sua abilità di riscaldarsi. Somministrategli dei liquidi caldi es. brodo, o bibite sportive ad alto contenuto di zuccheri, evitate assolutamente superalcolici o prodotti contenenti caffeina, lo indurrebbero ad orinare, disidratandolo ulteriormente.
Nel caso lo tolleri; dategli del cibo.
Usate borse o bottiglie d’acqua calda, prestando attenzione a non scottare la vittima, disponetele sotto le ascelle, all’inguine e vicino la testa. Nota: sdraiarsi accanto alla vittima cercando di riscaldarlo con il proprio corpo, è alquanto discutibile.
Lasciate che la vittima orini ma in posizione orizzontale. La vittima potrebbe svenire orinando in piedi.
Strofinare vigorosamente le estremità, non aiuta a migliorare il calore generato spontaneamente dal corpo, anzi potrebbe causare dei crampi muscolari con conseguente re-invio di sangue freddo al cuore.
Nel caso vi sia presenza medica a bordo l'uso di fluidi Endovenosi e scaldati, se somministrati, dovrebbe essere una soluzione fisiologica come normale salino, o "Soluzione Ringer's lattato" (sebbene il secondo andrebbe evitato nel caso d’Ipotermia severa)
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Re: Zattera di salvataggio.
Credo che sull'importanza di tale dotazione,non vi siano dubbi!! 

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Re: Zattera di salvataggio.
Per quanto riguarda il noleggio posso confermare che è possibile; nel porto di Salivoli a Piombino c'è il negozio di attrezzature nautiche che effettua questo servizio, ha a disposizione un pò di zattere che noleggia all'occorrenza ad un prezzo più che onesto. A me la scorsa estate aveva chiesto per 10 gg. 150 euro.
Lionello
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Re: Zattera di salvataggio.
Per il noleggio posso confermare! Un amico che per la prima volta è venuto in Corsica con me, l'ha noleggiata per tutto il mese d'agosto a Riva di Traiano (Civitavecchia) ; non ricordo quanto abbia pagato il noleggio, ma ricordo che è stato molto conveniente. Io ho una Arimar Oceanic 8 posti e lo scorso anno per fare la revisione ordinaria ho speso 550 eurini 

Francesco
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Re: Zattera di salvataggio.
io l'ho noleggiata per 3 stagioni, tutti mesi di agosto alla marinesupply a 100€ a stagione trasporti compresi
Peccato che quest'anno non c'erano più
Compresa la mia vecchia zattera lasciata a loro in rottamazione....



Daniele
- antqui
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Re: Zattera di salvataggio.
beh effettivamente i costi di revisione, non considerando il costi dell'acquisto sono abbastanza alti, ma purtroppo la sicurezza costa !
La arimar produttrice della mia zattera Alive ( 10p) per la revisione biennale comprese le spese di trasporto e la sostituzione del contenitore rigido prende 450 €
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