L'ho scoperta alcuni anni fa dopo che ho avuto la fortuna di poter acquistare il mio gommo barca cabinato. Il primo anno ho dormito sempre in porti, per dormire sonni tranquilli, per avere acqua dolce ed elettricità e per poter sbarcare alternando la giornata intera sull'acqua con un pò di terraferma.
Poi l'ultimo giorno della prima estate in tour con notti ai porti, ho "radato"....ed è stato amore! (anche se la prima volta ho dormito poco).
Le ultime estati le ho trascorse guardando ai porti come luoghi di confusione, tempo perso e rogne burocratiche ed economiche... e mi sono godute delle rade meravigliose.
Poichè sono anche un amante della buona cucina, ho cercato di coniugare rada a ristoranti: quando questi erano sulla spiaggia... ancoraggio - tenderino andata - cena - tenderino ritorno - e nanna a bordo.
Quando i ristoranti erano al porto... ancoraggio fuoriporto - tenderino - passeggiata e cena - tenderino ritorno - navigazione notturna fino alla rada pre-designata - ancoraggio e nanna.
O talvolta ho dormito fuori porto.
Qualche volta ho anche cenato in barca.
In ogni caso la fine era una notte in rada che, per farmi dormire sonni tranquilli, doveva avere una serie di caratteristiche. I punti per una buona rada, per la mia esperienza, li potrei sintetizzare così:
- scelta della rada (ampiezza, quadranti di ridosso e traversie, fondale, tipo di costa)
- affollamento della rada, distanze e luci di fonda
- scelta della distanza di ancoraggio dalla costa (affollamento, profondità, andamento della batimetrica)
- ancoraggio (ancora "giusta", giusto calumo e "rinforzo"). (talvolta ancoraggio di poppa)
- scelta sulla base della "magia della sveglia"
Ditemi la vostra esperienza... per aprire la discussione e mettere a fuoco tutte le sfaccettature della "rada sicura"
