

Io non credo possano esserci distributori di carburante in "acque internazionali", piuttosto avrei posto la domanda in maniera differente, spiegando che non si tratta di acque internazionali ma bensì' di località che hanno oneri fiscali diversi da quelli italiani (vedasi "porto franco").Sumo ha scritto:io invece ne ho sentito parlare, non ricordo dove forse nel basso adriatico?
ho riferito quanto sentito,,non volevo dire localita ,,ma quello che ho scritto,,maa comunque,,localita,,acque,,il tema non cambia .....sumo dice di si ,,se intende localita ,,,seguendo il tuo ragionamento,, rientriamo nella legalita,,se altrimenti intende acque,, bee in tal caso potremmo parlare di contrabbando ..RiccardoLT ha scritto:Io non credo possano esserci distributori di carburante in "acque internazionali", piuttosto avrei posto la domanda in maniera differente, spiegando che non si tratta di acque internazionali ma bensì' di località che hanno oneri fiscali diversi da quelli italiani (vedasi "porto franco").Sumo ha scritto:io invece ne ho sentito parlare, non ricordo dove forse nel basso adriatico?
Nico ha scritto:C'era un periodo che lo facevano al largo della Liguria.
Una piccola nave cisterna vendeva carburante senza tasse in acqua internazionali.
Ma giustamente come fatto notare, è un po' rischioso farlo, non per le tasse evase, ma per il fatto di potere imbarcare acqua, o gasolio sporco, e rimanere poi a piedi!
Nico ha scritto:C'era un periodo che lo facevano al largo della Liguria.
Una piccola nave cisterna vendeva carburante senza tasse in acqua internazionali.
Ma giustamente come fatto notare, è un po' rischioso farlo, non per le tasse evase, ma per il fatto di potere imbarcare acqua, o gasolio sporco, e rimanere poi a piedi!