esperienze con gozzi e barche americane
- micky
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esperienze con gozzi e barche americane
Su invito di Gio72 racconto le mie esperienze sulle barche sperando di non annoiare nessuno.
La mia prima barca e' stata un gozzo Fois di 7 metri, prodotto artigianalmente ma che aveva grossi problemi sulla vetroresina come osmosi, microinfiltrazioni, ecc.; navigava benino ma appena si alzava un po' di onda si faceva il bagno direttamente stando seduti in barca; deluso da questa prima esperienza ho optato per un gozzo "di marca" scegliendo un Fratelli Aprea 7,5 mt semicabinato con un yanmar da 200 cv : barca stupenda e bellissima da vedere con il suo mogano ed il teak ma con un grosso problema poiché non andava in planata e viaggiava appoppata; quando ho sentito il cantiere la risposta e' stata disarmante : metta 3 persone sulla prua e così ha risolto il problema; in realtà ho scoperto che la barca aveva un vizio di progetto e la versione ad 1 motore come la mia non planava e quella a 2 era troppo instabile nella planata appena trovava un po' di mare. Venduta anche questa.
Dopo un po' di anni e l'acquisto della casa la passione ha di nuovo avuto la meglio.
Questo volta ho lasciato le produzioni troppo artigianali ed i gozzi semidislocanti e mi sono rivolto ad un cantiere americano con produzioni in serie : un Bayliner 285 con un Mercury da 300 cv; anche questa barca open molto bella con una dinette unica per la sua categoria con ben 6 posti letto. Purtroppo in America usano sistemi che non sono proprio i nostri come l'imbarco acqua a metà barca rischiando ogni volta il bagno, il gavone del verricello e della catena dietro il letto di prua, i problemi sullo sfiato dell'imbarco di benzina, una planata fatta più per il lago e meno per un mare formato e tante bellezze del genere. Dopo essere rimasto bloccato in mare per la rottura della pompa del circuito di raffreddamento ed aver dovuto chiamare i soccorsi ho deciso di abbondare il motore unico per rivolgermi ad un bimotore possibilmente gasolio (non tanto per i consumi -beh anche per quelli- ma sopratutto per i problemi di areazione della sentina e pericolosità per i gas della benzina) e sicuramente italiano perché i cantieri americani non penso abbiano nulla da insegnare ai nostri.
Ed eccomi ora al Sessa acquistato, usato come le precedenti, appena un mese fa.
La mia prima barca e' stata un gozzo Fois di 7 metri, prodotto artigianalmente ma che aveva grossi problemi sulla vetroresina come osmosi, microinfiltrazioni, ecc.; navigava benino ma appena si alzava un po' di onda si faceva il bagno direttamente stando seduti in barca; deluso da questa prima esperienza ho optato per un gozzo "di marca" scegliendo un Fratelli Aprea 7,5 mt semicabinato con un yanmar da 200 cv : barca stupenda e bellissima da vedere con il suo mogano ed il teak ma con un grosso problema poiché non andava in planata e viaggiava appoppata; quando ho sentito il cantiere la risposta e' stata disarmante : metta 3 persone sulla prua e così ha risolto il problema; in realtà ho scoperto che la barca aveva un vizio di progetto e la versione ad 1 motore come la mia non planava e quella a 2 era troppo instabile nella planata appena trovava un po' di mare. Venduta anche questa.
Dopo un po' di anni e l'acquisto della casa la passione ha di nuovo avuto la meglio.
Questo volta ho lasciato le produzioni troppo artigianali ed i gozzi semidislocanti e mi sono rivolto ad un cantiere americano con produzioni in serie : un Bayliner 285 con un Mercury da 300 cv; anche questa barca open molto bella con una dinette unica per la sua categoria con ben 6 posti letto. Purtroppo in America usano sistemi che non sono proprio i nostri come l'imbarco acqua a metà barca rischiando ogni volta il bagno, il gavone del verricello e della catena dietro il letto di prua, i problemi sullo sfiato dell'imbarco di benzina, una planata fatta più per il lago e meno per un mare formato e tante bellezze del genere. Dopo essere rimasto bloccato in mare per la rottura della pompa del circuito di raffreddamento ed aver dovuto chiamare i soccorsi ho deciso di abbondare il motore unico per rivolgermi ad un bimotore possibilmente gasolio (non tanto per i consumi -beh anche per quelli- ma sopratutto per i problemi di areazione della sentina e pericolosità per i gas della benzina) e sicuramente italiano perché i cantieri americani non penso abbiano nulla da insegnare ai nostri.
Ed eccomi ora al Sessa acquistato, usato come le precedenti, appena un mese fa.
i sogni cambiano il mondo
- bebo
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Re: esperienze con gozzi e barche americane
Complimenti
Spero che il Sessa sia tutta altra roba.

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Umberto
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Re: esperienze con gozzi e barche americane
...E FINALMENTE !!! qualcuno si e' deciso a dare pane al pane e vino al vino......Il "gozzo" DEVE essere "dislocante" vari espedienti di modifica portano inesorabilmente alle medesime esperienze che ha avuto il ns nuovo amico micky.......
@micky
Non pensare che le beghe con il nuovo acquisto siano finite(non te la fare nemmeno sfiorare questa illusione) ma almeno adesso una "barca" ce l'hai!
@micky
Non pensare che le beghe con il nuovo acquisto siano finite(non te la fare nemmeno sfiorare questa illusione) ma almeno adesso una "barca" ce l'hai!

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- peppino
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Re: esperienze con gozzi e barche americane
Ciao Micky, benvenuto e complimenti per la barca!
Io, dopo anni di gozzo semi dislocante Alalonga sono passato ad un Chaparral 310 2 VP 270 Hp benzina.
Francamente mi sono goduto bellissime navigazioni e pernottamenti con il gozzo, poi la figlia è cresciuta per poter fare puntate più lunghe e rapide ed abbiamo cambiato barca.
Il gozzo mi diede quello che mi aspettavo cioè non un motoscafo ma un po' di nodi per navigare sempre tranquillamente.
Devo dire che sono soddisfattissimo della mia americanina, e tutte quelle che sembravano a me e mia moglie "americanate" sono risultate comodità. La solidità c'è tutta. Ed il mare lo tiene seriamente ( il canale di Procida d'estate al rientro non è un problema ).
Complimenti per lo splendido nuovo acquisto!
Peppe.
Io, dopo anni di gozzo semi dislocante Alalonga sono passato ad un Chaparral 310 2 VP 270 Hp benzina.
Francamente mi sono goduto bellissime navigazioni e pernottamenti con il gozzo, poi la figlia è cresciuta per poter fare puntate più lunghe e rapide ed abbiamo cambiato barca.
Il gozzo mi diede quello che mi aspettavo cioè non un motoscafo ma un po' di nodi per navigare sempre tranquillamente.
Devo dire che sono soddisfattissimo della mia americanina, e tutte quelle che sembravano a me e mia moglie "americanate" sono risultate comodità. La solidità c'è tutta. Ed il mare lo tiene seriamente ( il canale di Procida d'estate al rientro non è un problema ).
Complimenti per lo splendido nuovo acquisto!
Peppe.
- micky
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Re: esperienze con gozzi e barche americane
Grazie a tutti per il riscontro.
Sicuramente i gozzi dovrebbero essere di sua natura dislocanti ma gli Aprea, forse più gli Apreamare dei Fratelli Aprea, fanno vanto (a ragione ??) di aver progettato carene plananti su barche da sempre dislocanti,
Mia moglie rimpiange tutt'ora il gozzo ed il suo tipo di navigazione tranquilla; in realtà il gozzo l'ho venduto non tanto per il difetto di navigazione ma perché ho preso casa mentre il Bayliner più per passare ad un due motori; sicuramente i cantieri americani badano più alla sostanza rispetto all'estetica ma volendo cambiare sono tornato ad una Italiana ma ho preso in esame anche altri cantieri americani di qualità superiore come Crownline, Chapparal, Monterey, ma dal costo superiore.
Sicuramente i gozzi dovrebbero essere di sua natura dislocanti ma gli Aprea, forse più gli Apreamare dei Fratelli Aprea, fanno vanto (a ragione ??) di aver progettato carene plananti su barche da sempre dislocanti,
Mia moglie rimpiange tutt'ora il gozzo ed il suo tipo di navigazione tranquilla; in realtà il gozzo l'ho venduto non tanto per il difetto di navigazione ma perché ho preso casa mentre il Bayliner più per passare ad un due motori; sicuramente i cantieri americani badano più alla sostanza rispetto all'estetica ma volendo cambiare sono tornato ad una Italiana ma ho preso in esame anche altri cantieri americani di qualità superiore come Crownline, Chapparal, Monterey, ma dal costo superiore.
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- gio72
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Re: esperienze con gozzi e barche americane
Complimenti per l’esposizione. ..e Auguri per la tua nuova barca..by.
- coma66
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Re: esperienze con gozzi e barche americane
Ne abbiamo parlato tante volte in questo forum, i gozzi sono dislocanti ed hanno una carena che lascia passare sotto l'onda.......
Quei gozzi che avete cistato Aprea & Co, non sono piu gozzi, sono barche plananti sotto con l'opera morta dei gozzi.
A me non fanno morire certi accrocchi, amche perchè a parità di lunghezza e motrorizzazioni consumano di piu e vanno di meno.....Circa la tenuta di mare, una buona barca planante a parità di velocità di un gozzo planante non credo abbia nulla di meno.....
Quei gozzi che avete cistato Aprea & Co, non sono piu gozzi, sono barche plananti sotto con l'opera morta dei gozzi.
A me non fanno morire certi accrocchi, amche perchè a parità di lunghezza e motrorizzazioni consumano di piu e vanno di meno.....Circa la tenuta di mare, una buona barca planante a parità di velocità di un gozzo planante non credo abbia nulla di meno.....
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- caribe
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Re: esperienze con gozzi e barche americane
Questa che allego Bani 9 è l' imbarcazione che ho acquistato e tenuto il meno possibile ( acquistata in luglio e rivenduta in ottobre ) monta due motori ynmar da 180 il cantiere la dava con velocità di crociera 8 nodi e velocità max 18 nodi, a 10 nodi diventava ingovernabile anche con mare piatto sembrava di essere con mare forza 5, dovevo continuamente correggerla in quanto no riuscivo a mantenere la rotta se puntavo Rovigno dopo due miglia la prua era in direzione di Umago. Venduta a fine stagione !!!!!!!!!!!!!
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Maurilio l'orizzonte è a prua
- peppino
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Re: esperienze con gozzi e barche americane
Mah, io ho avuto un semi dislocante, probabilmente non tutti sono uguali, ci ho fatto quasi venti anni, ritorni nel maestrale al giardinetto, al mascone, poppa e di prua. Non ho mai sofferto più di tanto. Si trattava di una Alalonga 7,50. Qualche nodo in più dei miei amici dislocanti e consumi ridicoli. Però sono d'accordo che i modelli recenti non mi piacciono sia per linea sia per assetto in navigazione.
E, penso, che la stessa variegazione ci sia per le americane, ci sono le spartane da pesca e le iper comode ed iper accessoriate. Col cavolo che moglie e figlia mi approvavano una spartana!!! La bambina nove anni mi chiese: ma è lussuosa?? Povero me...
Di sicuro due motori sono meglio, come diceva l'amico che ha aperto il post, salvo che per il portafogli.
Peppe.
E, penso, che la stessa variegazione ci sia per le americane, ci sono le spartane da pesca e le iper comode ed iper accessoriate. Col cavolo che moglie e figlia mi approvavano una spartana!!! La bambina nove anni mi chiese: ma è lussuosa?? Povero me...
Di sicuro due motori sono meglio, come diceva l'amico che ha aperto il post, salvo che per il portafogli.
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- coma66
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Re: esperienze con gozzi e barche americane
Invece esteticamente a me piacciono molto, la barca che ha postato Caribe sicuramente cattura il mio interesse, quando ne incontro una in qualche porto, mi soffermo sempre a guardarla.......Mi piace
Però la navigazione è un'altra cosa, in navigazione dislocata è tutto piu semplice, mentre quando si plana le forze in gioco sono molte e di entità maggiore, tutto deve essere quanto piu in equilibrio e l'estetica non conta......
Però la navigazione è un'altra cosa, in navigazione dislocata è tutto piu semplice, mentre quando si plana le forze in gioco sono molte e di entità maggiore, tutto deve essere quanto piu in equilibrio e l'estetica non conta......
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- peppino
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Re: esperienze con gozzi e barche americane
In realtà mi riferivo ai nuovi tipo Aprea & simili, li trovo troppo larghi e non mi piace l'assetto in navigazione, non alla barca in foto, parlavo in generale. Quelli semi dislocanti, diciamo di prima generazione per capirci avevano un altro stile sia estetico sia come assetto, secondo me.
Ho come la sensazione che, per motivi di marketing, abbiano spinto la produzione verso una direzione che apprezzo di meno, ed infatti non ho proseguito su quella direzione ma ho "virato" verso una barca decisamente planante abbandonando il genere.
Certo l'estetica non conta ai fini delle doti di navigazione ma di vivibilità, secondo me, si. Cioè un oggetto come la barca, assolutamente non indispensabile, deve piacere al proprietario ed affini. Il che è ovviamente soggettivo come è giusto che debba essere.
Peppe.
Ho come la sensazione che, per motivi di marketing, abbiano spinto la produzione verso una direzione che apprezzo di meno, ed infatti non ho proseguito su quella direzione ma ho "virato" verso una barca decisamente planante abbandonando il genere.
Certo l'estetica non conta ai fini delle doti di navigazione ma di vivibilità, secondo me, si. Cioè un oggetto come la barca, assolutamente non indispensabile, deve piacere al proprietario ed affini. Il che è ovviamente soggettivo come è giusto che debba essere.
Peppe.
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Re: esperienze con gozzi e barche americane
Una piccola puntualizzazione: le barche Apreamare sono decisamente plananti, vista anche la geometria della carene. Poi si può dire che rispetto alle barche americane di pari lunghezza consumano di più, fanno qualche nodo in meno e in media installano motorizzazioni maggiori ma questi aspetti non sono dovuti al fatto che planano male o parzialmente bensì al fatto che a parità di lunghezza pesano considerevolmente di più di altre barche.
Questo è dovuto in larga parte al tipo di allestimento (falchetta e capodibanda in mogano massello, arredi interni ricchi di componenti in legno (fate un paragone tra un apreamare 38 e una qualsiasi americana di 38 piedi) rivestimento del ponte di coperta in teak su TUTTI i modelli, trasmissioni entrobordo e quindi eliche in nibral e non in alluminio, braccetti asse ottenuti da fusione, timoni, impianto timoneria ecc ecc)
saluti
davide
Questo è dovuto in larga parte al tipo di allestimento (falchetta e capodibanda in mogano massello, arredi interni ricchi di componenti in legno (fate un paragone tra un apreamare 38 e una qualsiasi americana di 38 piedi) rivestimento del ponte di coperta in teak su TUTTI i modelli, trasmissioni entrobordo e quindi eliche in nibral e non in alluminio, braccetti asse ottenuti da fusione, timoni, impianto timoneria ecc ecc)
saluti
davide
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Re: esperienze con gozzi e barche americane
Sono a bordo di un "gozzo" Apreamare 9: plana con grande facilità e l'analisi di Davide, su peso, motorizzazione, velocità, consumi è perfetta.davidelaconi ha scritto:Una piccola puntualizzazione: le barche Apreamare sono decisamente plananti, vista anche la geometria della carene. Poi si può dire che rispetto alle barche americane di pari lunghezza consumano di più, fanno qualche nodo in meno e in media installano motorizzazioni maggiori ma questi aspetti non sono dovuti al fatto che planano male o parzialmente bensì al fatto che a parità di lunghezza pesano considerevolmente di più di altre barche.
Questo è dovuto in larga parte al tipo di allestimento (falchetta e capodibanda in mogano massello, arredi interni ricchi di componenti in legno (fate un paragone tra un apreamare 38 e una qualsiasi americana di 38 piedi) rivestimento del ponte di coperta in teak su TUTTI i modelli, trasmissioni entrobordo e quindi eliche in nibral e non in alluminio, braccetti asse ottenuti da fusione, timoni, impianto timoneria ecc ecc)
saluti
davide
E volendo aggiungerei una riflessione anche sul prezzo d'acquisto che, come la motorizzazione, è... maggiore rispetto a molte pari lunghezza su mercato.
Ovviamente chi la sceglie, lo fa perchè è colpito dalle linee tradizionali e dai materiali di pregio impiegati.
Io ne sono molto soddifatto.
Ho posseduto anche un F.lli Aprea 7,5 monomotore: altra barca per finiture e carena, il cui maggior pregio era un pozzetto molto spazioso per la categoria.
Semiplanante: navigava appoppata e non ha mai raggiunto le velocità indicate dal cantiere.
saluti