Luki ha scritto:per fare chiarezza ed evitare ogni forma di terrorismo psicologico e senza addentrarsi in una noiosa discussione su contratti di godimento e contratti traslativi, per come definiti dalla Corte di Cassazione, il problema che può riguardare noi umani e che l'Agenzia dell'entrate ha emanato una nota interna per i propri uffici per delineare i criteri a cui attenersi in fase di accertamento: per procedere a contestazioni il contratto deve avere una durata inferiore ai 48 mesi e l'importo del maxicanone iniziale deve essere superiore al 40%: mancando questi due requisiti non si procede ad alcun accertamento.
OK, grazie! Quindi dovrei verificare qual è stato il piano di leasing.
Se invece il leasing fosse Francese quali sono i rischi (dall'articolo non è chiaro)?
Luki ha scritto:Riguardo all'estinzione anticipata del leasing considera che sull'importo residuo andrai a pagare l'iva al 20%.
Se i costi sono solo quelli non dovrebbe essere un grosso problema: da quanto ho capito restano solo una dozzina di rate da 5/600 euro l'una, anche pagando l'iva al 20% anzichè al 12% sarebbero solo circa 500 euro in più.
Più che altro sto valutando di proporre al venditore (ammesso che la barca sia veramente nelle condizioni "eccellenti" decantate) di estinguere lui il leasing ed effettuare il riscatto a suo nome e poi disimmatricolare la barca. Così sono sicuro che nessuno possa avanzare pretese nei miei confronti.
Se gli sta bene concludiamo e gli firmo un assegno unico per l'intero importo, altrimenti passo ad altro.
In questo caso tra le parti basterebbe una scrittura privata, vero (a quel punto si tratterebbe di un natante)?
Se poi volessi reimmatricolare la barca a mio nome sarebbe sufficiente a dimostrarne la proprietà?
coma66 ha scritto:Il problema è che uno si attiene alla normativa vigente al momento, nello spirito con cui è stata scritta.
All'epoca, non erano pochi i politici ed amministratori che si vantavano di avere di fatto ridotto l'iva sulle barche...
Oggi il furbastro dirigente di un ente dello stato ha avuto la brillante idea di fare il castigamatti, rendendo di fatto retroattiva la norma che prevede il dimostrare lo stazionamento all'estero del natante.
E' e si rivelerà una grossa cazzata, perche se poco poco iniziano sul serio a fare ciò, si inizierà una class-action con risultati che si possono immaginare, giudici di pace intasati, ricorsi, insomma un casino.
Io sono dell'idea che personaggi del genere vadano FUCILATI. altrimenti, una volta cacciati da quell'incarico ce li ritroveremo in un altro ufficio a dirigere altre cose, magari senza competenza alcuna, ma con la solita collaudata capacità di fare danni e rompere i c*****ni al prossimo.
P.S: Io ho sempre ritenuto il leasing uno strumento inopportuno per acquistare un bene di lusso quale è la barca, infatti le mie, le ho pagate sempre in contanti con assegnno ed intestate a me e mia moglie. Cio non toglie che un cittadino abbia il diritto di approfittare delle occasioni legittime della vita, quando ce ne è l'opportunità.
Purtroppo, soprattutto in materia fiscale, siamo soggetti ad un ginepraio di norme la cui interpretazione ed i metodi di applicazione sono spesso incomprensibili.
Non devo comprare un mega-yacht con i soldi di un conto segreto in Svizzera... mi stanno facendo passare la voglia...
