Come verificare lo Scarroccio e Deriva
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Come verificare lo Scarroccio e Deriva
Intendi con il cavo zavorrato?
ps:
Ho aperto un nuovo Thread per non dare Ot.
ps:
Ho aperto un nuovo Thread per non dare Ot.
Nicolo'
Re: Scarroccio e Deriva
Come da richiesta di Nico, cerco di spiegarlo...anche se con lo scritto...è sempre difficile.
Innanzitutto partiamo dal presupposto che stiamo navigando in “stimata” ossia che non vediamo il punto dove atterrare. Quindi, a prescindere dalla distanza tra il punto A(partenza) ed il puntoB (arrivo), che puo’ essere di 1500 Mg o di sole 3/4 Mg…..se visivamente non si vede il punto d’arrivo la navigazione dovra’ sempre considerarsi “in stimata” .
Bypassando ma dandolo per scontato il discorso dell’altro Topic riferito alla declinazione magnetica e deviazione magnetica, consideriamo di essere a bordo di un RIO 850 (tanto per non far torto a nessuno ) immatricolato per via del leasing , con a bordo la sua bella tabella delle deviazioni residue e una bussola degna di tale nome.
In tal senso, una volta tracciato la nostra bella Rv sulla carta al fine di poter giungere al puntoB partendo dal nostro puntoA, ci appresteremo a tramutarla in Rm (considerando la declinazione magnetica) e successivamente a tramutarla in Rb (considerando la deviazione magnetica) in base alla tabella delle deviazioni residue in nostre possesso.
La rotta bussola, è quindi la rotta da ordinare al timoniere per farci scarrozzare a destinazione.
Purtroppo , malgrado l’alta capacità e professionalità del nostro timoniere nel mantenere la rotta, quasi mai si riesce ad atterrare sul puntoB con linea di fede Rb
Perche’ questo? Perche’ durante la nostra navigazione possiamo incontrare due fattori che ci portano fuori rotta: lo scarroccio(vento) e la deriva (corrente) ed entrambi hanno una forza ed una direzione
Dal momento, quindi,…che non abbiamo elettronica a bordo, come facciamo a stabilire, nel mentre stiamo navigando in mare aperto (anche senza nessun rilievo costiero), che questi due fattori stanno interagendo sulla nostra navigazione? E che questi ci stanno portando terribilmente fuori rotta…al punto da non permetterci di raggiungere il target?
Come si calcolano? Senza scomodare il mago Silvan (o quell’altro americano…molto bravo…di cui non ricordo il nome… ) si calcolano cosi :
SCARROCCIO (vento che va ad influire sull’opera mora)
Mentre siamo in navigazione, ogni 2/3 miglia ci si gira all’indietro e si controlla la scia della nostra barca. La scia, come tutti noi ben sappiamo, è ben visibile a distanza in quanto rilascia una schiuma.
Se si riscontra a 200/300 metri di distanza che la scia fa una curvatura a dritta o a sinistra…state pur certi che state navigango in presnza di scarroccio.
La direzionalità è visiva perche’ basta vedere da quale parte fa la curvatura..... ma la forza del vento? Semplice, Si ordina al timoniere di continuare normalmente per Rb e con la solità velocità di crociera e noi, armati di mera bussola a torcia ci andiamo a porre esattamente al centro del nostro pozzetto rivolti verso la scia.
Puntando la bussola a torcia esattamente al centro della scia, andremo a verificare, spostandola a dritta o a siniostra (a seconda da che parte è la curvatura), quanti gradi ci sono sino alla sommità della curvatura.
I gradi riscontrati di differenza, rappresentano la forza del vento (1° grado = 10 nodo) e dovranno essere comunicati al timoniere che dovra’ correggere la rotta (prora)
DERIVA (corrente che va ad influire sull’opera viva)
Stesso sistema di cui sopra solo che, stavolta, oltre alla bussola da rilevamento a mano, ci armeremo anche di 150/200 metri di sagolina sul cui finale ci andremo ad attaccare un piccolo peso ( ...chenesso'....un martello, un paio di pinze, una chiave inglese…qualcosa del genere).
Sempre stando perfettamente al centro del pozzetto, fileremo a mare da poppa tutta la sagola. Quando essa sara’ in tensione, misureremo a mezzo della bussola da rilevamento, di quanti gradi scosta la cima rispetto al centro scia.
Anche in questo caso la direzionalità è facilmente riscontrabile(basta vedere se il filo va verso dritta o verso sinistra) ed i gradi rilevati di differenza non saranno altro che la forza della corrente.
Anche questi gradi di differenza dovranno essere ordinati al timoniere che dovrà nuovamente correggere la rotta (prora)
NOTA BENE:
1)dal momento che i gradi di differenza li avete presi spalle alla direzione di marcia (ossia alla rovescia)…occhio a cosa comunicherete al timoniere... non confondente le due variazioni: OVEST(negativa) e EST (positiva). Mi spiego meglio.... i gradi di difeerenza che voi avrete rilevato ad esempio in EST(curvatura della scia in direzione vostro braccio destro)....verranno poi dati in OVEST al timoniere al fine della correzione della rotta.
2)per non tediare e confondere, ho preferito non entrare nel merito delle formule e delle terminologie esatte riferite alle correzioni e conversioni (rotte e prore), limitandomi meramente a scrivere "che il timoniere dovra' quindi correggere la rotta (prora)"
Innanzitutto partiamo dal presupposto che stiamo navigando in “stimata” ossia che non vediamo il punto dove atterrare. Quindi, a prescindere dalla distanza tra il punto A(partenza) ed il puntoB (arrivo), che puo’ essere di 1500 Mg o di sole 3/4 Mg…..se visivamente non si vede il punto d’arrivo la navigazione dovra’ sempre considerarsi “in stimata” .
Bypassando ma dandolo per scontato il discorso dell’altro Topic riferito alla declinazione magnetica e deviazione magnetica, consideriamo di essere a bordo di un RIO 850 (tanto per non far torto a nessuno ) immatricolato per via del leasing , con a bordo la sua bella tabella delle deviazioni residue e una bussola degna di tale nome.
In tal senso, una volta tracciato la nostra bella Rv sulla carta al fine di poter giungere al puntoB partendo dal nostro puntoA, ci appresteremo a tramutarla in Rm (considerando la declinazione magnetica) e successivamente a tramutarla in Rb (considerando la deviazione magnetica) in base alla tabella delle deviazioni residue in nostre possesso.
La rotta bussola, è quindi la rotta da ordinare al timoniere per farci scarrozzare a destinazione.
Purtroppo , malgrado l’alta capacità e professionalità del nostro timoniere nel mantenere la rotta, quasi mai si riesce ad atterrare sul puntoB con linea di fede Rb
Perche’ questo? Perche’ durante la nostra navigazione possiamo incontrare due fattori che ci portano fuori rotta: lo scarroccio(vento) e la deriva (corrente) ed entrambi hanno una forza ed una direzione
Dal momento, quindi,…che non abbiamo elettronica a bordo, come facciamo a stabilire, nel mentre stiamo navigando in mare aperto (anche senza nessun rilievo costiero), che questi due fattori stanno interagendo sulla nostra navigazione? E che questi ci stanno portando terribilmente fuori rotta…al punto da non permetterci di raggiungere il target?
Come si calcolano? Senza scomodare il mago Silvan (o quell’altro americano…molto bravo…di cui non ricordo il nome… ) si calcolano cosi :
SCARROCCIO (vento che va ad influire sull’opera mora)
Mentre siamo in navigazione, ogni 2/3 miglia ci si gira all’indietro e si controlla la scia della nostra barca. La scia, come tutti noi ben sappiamo, è ben visibile a distanza in quanto rilascia una schiuma.
Se si riscontra a 200/300 metri di distanza che la scia fa una curvatura a dritta o a sinistra…state pur certi che state navigango in presnza di scarroccio.
La direzionalità è visiva perche’ basta vedere da quale parte fa la curvatura..... ma la forza del vento? Semplice, Si ordina al timoniere di continuare normalmente per Rb e con la solità velocità di crociera e noi, armati di mera bussola a torcia ci andiamo a porre esattamente al centro del nostro pozzetto rivolti verso la scia.
Puntando la bussola a torcia esattamente al centro della scia, andremo a verificare, spostandola a dritta o a siniostra (a seconda da che parte è la curvatura), quanti gradi ci sono sino alla sommità della curvatura.
I gradi riscontrati di differenza, rappresentano la forza del vento (1° grado = 10 nodo) e dovranno essere comunicati al timoniere che dovra’ correggere la rotta (prora)
DERIVA (corrente che va ad influire sull’opera viva)
Stesso sistema di cui sopra solo che, stavolta, oltre alla bussola da rilevamento a mano, ci armeremo anche di 150/200 metri di sagolina sul cui finale ci andremo ad attaccare un piccolo peso ( ...chenesso'....un martello, un paio di pinze, una chiave inglese…qualcosa del genere).
Sempre stando perfettamente al centro del pozzetto, fileremo a mare da poppa tutta la sagola. Quando essa sara’ in tensione, misureremo a mezzo della bussola da rilevamento, di quanti gradi scosta la cima rispetto al centro scia.
Anche in questo caso la direzionalità è facilmente riscontrabile(basta vedere se il filo va verso dritta o verso sinistra) ed i gradi rilevati di differenza non saranno altro che la forza della corrente.
Anche questi gradi di differenza dovranno essere ordinati al timoniere che dovrà nuovamente correggere la rotta (prora)
NOTA BENE:
1)dal momento che i gradi di differenza li avete presi spalle alla direzione di marcia (ossia alla rovescia)…occhio a cosa comunicherete al timoniere... non confondente le due variazioni: OVEST(negativa) e EST (positiva). Mi spiego meglio.... i gradi di difeerenza che voi avrete rilevato ad esempio in EST(curvatura della scia in direzione vostro braccio destro)....verranno poi dati in OVEST al timoniere al fine della correzione della rotta.
2)per non tediare e confondere, ho preferito non entrare nel merito delle formule e delle terminologie esatte riferite alle correzioni e conversioni (rotte e prore), limitandomi meramente a scrivere "che il timoniere dovra' quindi correggere la rotta (prora)"
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Re: Scarroccio e Deriva
Ottima spiegazione Airon
Ps:
Il mago americano è per caso "Copperfield"?
Ps:
Il mago americano è per caso "Copperfield"?
Nicolo'
Re: Scarroccio e Deriva
Si è luiiiii , avevo il cognome sulla punta della lingua ma non mi venivaaaaaa....Nico ha scritto:
Ps:
Il mago americano è per caso "Copperfield"?
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Re: Scarroccio e Deriva
Airon ha scritto:Si è luiiiii , avevo il cognome sulla punta della lingua ma non mi venivaaaaaa....Nico ha scritto:
Ps:
Il mago americano è per caso "Copperfield"?
La vera magia di copperfield, è stata l'aver bazzicato per un pò la modella tedesca, oltre alla pettinatura naturlmente
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Re: Scarroccio e Deriva
Ringrazio della spiegazione esauriente che ha scritto Airon,sapevo il sistema della scia,ma quella della cimetta con la zavorra
onestamente no!Ma devo dire altrettanto onestamente che il sistema mi lascia alquanto perplesso,in quanto la misurazione sara' molto approssimata,in quanto filando una cimetta con tutti i mt che si vuole,subira' sicuramente la forza della corrente,ma e' altrettanto vero che questa zavorra subira' anche una deviazione dovuta alla forza generata dai propulsori,dando cosi' un'angolazione molto approssimativa secondo me.inoltre se stiamo facendo un tragitto breve, ripeto breve con scarsa visibilita' sicuramente il sistema ci dara' una mano considerevole ad arrivare al punto B con errori trascurabili.....ma nelle lunghe distanze (che i diportisti raramente fanno) con quel sistema si rischia di arrivare al punto B con uno scarto di decine di miglia e comunque con un delta direttamente proporzionale alla distanza che devi percorrere cioe' piu' e' la distanza che devi percorrere piu' la differenza aumenta,penso sappiamo tutti lo scarto di un grado quanto distanza provoca mano a mano che si naviga......Ma queste caro Airon sono cose certo importanti da sapere e capire almeno il concetto.Poi ci sono tanti altri sistemi piu' precisi di navigazione senza ausilii di elettronica e senza punti cospicui che servono anch'essi a navigare in sicurezza e a fornirti tutti i parametri che occorrono per condurre l'imbarcazione al punto B
dandoti scarrocci,derive,wca e quant'altro,eseguendo per esempio la navigazione inerziale,o quella batimetrica,o quella a reticolo o quella a griglia da effettuare su carte Lambert,ci sono innumerevoli sistemi molto piu' precisi per stabilire posizioni,e forze che modificano lo stato di moto o di quiete di un corpo.
Ma tutte queste stregonerie non interessano la stragrande maggioranza dei diportisti,che quando hanno fatto 100 NM gli sembra di aver attraversato l'Oceano......Certo la cimetta zavorrata e' un sistema semplice,e talune volte efficace nelle piccole distanze dove non vedi punti cospicui e non hai come ripeto ausilii di strumenti elettronici ma il parametro che ti da' e' influenzato, quindi nelle lunghe distanze non preciso,di conseguenza non attendibile al fine di navigazioni centrate.
Dico questo non per polemizzare(odio la polemica,e mi piace apprendere cose nuove)ma per esprimere la mia opinione dettata da una vecchissima esperienza giovanile.
Buon mare a tutti
Giuseppe
onestamente no!Ma devo dire altrettanto onestamente che il sistema mi lascia alquanto perplesso,in quanto la misurazione sara' molto approssimata,in quanto filando una cimetta con tutti i mt che si vuole,subira' sicuramente la forza della corrente,ma e' altrettanto vero che questa zavorra subira' anche una deviazione dovuta alla forza generata dai propulsori,dando cosi' un'angolazione molto approssimativa secondo me.inoltre se stiamo facendo un tragitto breve, ripeto breve con scarsa visibilita' sicuramente il sistema ci dara' una mano considerevole ad arrivare al punto B con errori trascurabili.....ma nelle lunghe distanze (che i diportisti raramente fanno) con quel sistema si rischia di arrivare al punto B con uno scarto di decine di miglia e comunque con un delta direttamente proporzionale alla distanza che devi percorrere cioe' piu' e' la distanza che devi percorrere piu' la differenza aumenta,penso sappiamo tutti lo scarto di un grado quanto distanza provoca mano a mano che si naviga......Ma queste caro Airon sono cose certo importanti da sapere e capire almeno il concetto.Poi ci sono tanti altri sistemi piu' precisi di navigazione senza ausilii di elettronica e senza punti cospicui che servono anch'essi a navigare in sicurezza e a fornirti tutti i parametri che occorrono per condurre l'imbarcazione al punto B
dandoti scarrocci,derive,wca e quant'altro,eseguendo per esempio la navigazione inerziale,o quella batimetrica,o quella a reticolo o quella a griglia da effettuare su carte Lambert,ci sono innumerevoli sistemi molto piu' precisi per stabilire posizioni,e forze che modificano lo stato di moto o di quiete di un corpo.
Ma tutte queste stregonerie non interessano la stragrande maggioranza dei diportisti,che quando hanno fatto 100 NM gli sembra di aver attraversato l'Oceano......Certo la cimetta zavorrata e' un sistema semplice,e talune volte efficace nelle piccole distanze dove non vedi punti cospicui e non hai come ripeto ausilii di strumenti elettronici ma il parametro che ti da' e' influenzato, quindi nelle lunghe distanze non preciso,di conseguenza non attendibile al fine di navigazioni centrate.
Dico questo non per polemizzare(odio la polemica,e mi piace apprendere cose nuove)ma per esprimere la mia opinione dettata da una vecchissima esperienza giovanile.
Buon mare a tutti
Giuseppe
God is my copilot
Re: Scarroccio e Deriva
Sicuramente.... ma come ho premesso, onde evitare di tediare e far addormentare chi legge mettendomi ad entrare specificatamente (ANCHE)nel merito delle cose che tu giustamente hai osservato...ho evitato. Ed ho evitato a malincuore visto che amo terribilmente queste cose (per forma mentis abolirei tutte le cose elettroniche di ausilio alla navigazione) dal momento, anche, che preparo le persone per il conseguimento delle abilitazioni SENZA LIMITI e per NAVI.openboat ha scritto: Poi ci sono tanti altri sistemi piu' precisi di navigazione senza ausilii di elettronica e senza punti cospicui che servono anch'essi a navigare in sicurezza e a fornirti tutti i parametri che occorrono per condurre l'imbarcazione al punto B
dandoti scarrocci,derive,wca e quant'altro,eseguendo per esempio la navigazione inerziale,o quella batimetrica,o quella a reticolo o quella a griglia da effettuare su carte Lambert,ci sono innumerevoli sistemi molto piu' precisi per stabilire posizioni,e forze che modificano lo stato di moto o di quiete di un corpo.
Ritengo comunque importantii due accorgimenti che ho elencato, e consiglio - al fine dell' ulteriore arricchimento del bagaglio culturale nautico - di annotarli.
In conclusione, resta comunque inteso che, se vorrai entrarci TU nel merito (di tuo personale pugno) ....ben venga... e sappi che (almeno io)ti leggero' più che volentieri, in religioso silenzio e..... moooolto attentamente
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Re: Scarroccio e Deriva
Caro Airon
annoieremmo tutti e ci manderanno a anche se la materia mi attizza parecchio,e mi rispolvera certi anni della mia professione giovanile mai dimenticata......Ma questa e' un'altra storia......che non interessa nessuno.....
mi interessa molto invece tutte l'esperienze che vengono esposte nel forum,anche le piu' semplici,che poi sono le piu' importanti
Mi inviti a tornare a scuola???? spero di no!!!Ne ho avuto abbastanza in gioventu' per ben 13 anni......
dove un FIX si stabiliva con cose semplici ed efficaci e dove con nozioni di analisi matematica avanzata,ti ritrovavi con il piu' grande e perfetto computer che ancora oggi nessuno eguaglia:il ns cervello.........
L'inerziale??? oggi si esegue con strumenti sofisticatissimi,giroscopii elettronici accoppiati con accelerometri elettronici,supportati da almeno due GPS,una volta invece su un meridiano....e con nozioni di analisi integrali e derivate
riuscivi tenendo un punto nello spazio a sapere quasi con certezza il tuo Fix e questo vale per navi e aerei.......
NOOOO! chiudo proprio il post...alla mia eta' ho bisogno di sorridere,e di conoscere il semplice,il resto ormai non conta.
Sappi pero' che anche da morto non mi perdero' mai..........
Spero di tornare a monitorare Lupoalmare con i suoi problemi di ripristino motore,e a prendere in giro(amichevolmente)
qualche nuovo forumista con idee rivoluzionarie,passando qualche ora in allegria.
Buona pasqua
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annoieremmo tutti e ci manderanno a anche se la materia mi attizza parecchio,e mi rispolvera certi anni della mia professione giovanile mai dimenticata......Ma questa e' un'altra storia......che non interessa nessuno.....
mi interessa molto invece tutte l'esperienze che vengono esposte nel forum,anche le piu' semplici,che poi sono le piu' importanti
Mi inviti a tornare a scuola???? spero di no!!!Ne ho avuto abbastanza in gioventu' per ben 13 anni......
dove un FIX si stabiliva con cose semplici ed efficaci e dove con nozioni di analisi matematica avanzata,ti ritrovavi con il piu' grande e perfetto computer che ancora oggi nessuno eguaglia:il ns cervello.........
L'inerziale??? oggi si esegue con strumenti sofisticatissimi,giroscopii elettronici accoppiati con accelerometri elettronici,supportati da almeno due GPS,una volta invece su un meridiano....e con nozioni di analisi integrali e derivate
riuscivi tenendo un punto nello spazio a sapere quasi con certezza il tuo Fix e questo vale per navi e aerei.......
NOOOO! chiudo proprio il post...alla mia eta' ho bisogno di sorridere,e di conoscere il semplice,il resto ormai non conta.
Sappi pero' che anche da morto non mi perdero' mai..........
Spero di tornare a monitorare Lupoalmare con i suoi problemi di ripristino motore,e a prendere in giro(amichevolmente)
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Re: Scarroccio e Deriva
Bellissimi argomenti e meravigliosa la spiegazione, davvero chiara ed esaustiva.
Chi ama il mare non può non apprezzare queste belle tecniche di navigazione, però....
Dire che uno toglierebbe ogni ausilio elettronico, mi sembra una stupidaggine, il mondo va avanti e per fortuna, aggiungo io.
Quelle belle tecniche di navigazione, secondo me erano ancora valide un cinquantennio fa, quando non c'erano barche plananti, i sistemi di radioposizionamento erano leggende, e Dick Tracy ci ammaliava con il suo radioorologio....
Dico io, vi sentireste piu sicuri a bordo di una barca con un comandante che sa usare un sestante o con uno come me che ha fatto del concetto di ridondanza, il perno della sicurezza? Mi spiego: A bordo io ho il GPS grande da 11 pollici, piu uno piccolino di scorta, piu quello del telefonino. Due Vhf, uno bello in plancia, uno portatile, piu il telefonino. Ho un bussola che funziona, piu una da rilevamento. consumo 100lt ora e considero che ne consumo 150, ma quando traverso, se non ho 800-1000lt nel serbatoio non vado. A bordo ho eliche ed assi di rispetto ed una buona scorta di ricambi oltre ad una bella cassetta dei farri.
Non so usare il sestante e mi dispiace, perchè purtroppo non ho mai avuto il tempo e l'occasione di imparare ma se un giorno lo imparassi, sarebbe solo per mia soddisfazione e cultura, non per navigare.
L'origine di questo post credo sia stato il dilemma lt miglio o lt ora, ebbene, credo che quando si usa una barca planante le condizioni meteo sono tali che gli spostamenti che essi causano, si possono considerare in centinaia di metri ogni ora di navigazione. Gli spostamenti rispetto alla rotta originale, si fanno per scelta, per non avere il mare diretto di prua, per andare in una destinazione piu in giu o piu in su...
Tutte quelle belle nozioni sui rilevamenti, quello polare, le triangolazioni, andavano bene quando si andava a vela con i trabaccoli, con i bragozzi, voglio proprio vedere come si prende un rilevamento polare con uno Zaffiro 34 in planata, oppure chi si azzarda a filare 150/200 mt di cima zavorrata a poppa col rischio che vada afinire sulle eliche...
Chi ama il mare non può non apprezzare queste belle tecniche di navigazione, però....
Dire che uno toglierebbe ogni ausilio elettronico, mi sembra una stupidaggine, il mondo va avanti e per fortuna, aggiungo io.
Quelle belle tecniche di navigazione, secondo me erano ancora valide un cinquantennio fa, quando non c'erano barche plananti, i sistemi di radioposizionamento erano leggende, e Dick Tracy ci ammaliava con il suo radioorologio....
Dico io, vi sentireste piu sicuri a bordo di una barca con un comandante che sa usare un sestante o con uno come me che ha fatto del concetto di ridondanza, il perno della sicurezza? Mi spiego: A bordo io ho il GPS grande da 11 pollici, piu uno piccolino di scorta, piu quello del telefonino. Due Vhf, uno bello in plancia, uno portatile, piu il telefonino. Ho un bussola che funziona, piu una da rilevamento. consumo 100lt ora e considero che ne consumo 150, ma quando traverso, se non ho 800-1000lt nel serbatoio non vado. A bordo ho eliche ed assi di rispetto ed una buona scorta di ricambi oltre ad una bella cassetta dei farri.
Non so usare il sestante e mi dispiace, perchè purtroppo non ho mai avuto il tempo e l'occasione di imparare ma se un giorno lo imparassi, sarebbe solo per mia soddisfazione e cultura, non per navigare.
L'origine di questo post credo sia stato il dilemma lt miglio o lt ora, ebbene, credo che quando si usa una barca planante le condizioni meteo sono tali che gli spostamenti che essi causano, si possono considerare in centinaia di metri ogni ora di navigazione. Gli spostamenti rispetto alla rotta originale, si fanno per scelta, per non avere il mare diretto di prua, per andare in una destinazione piu in giu o piu in su...
Tutte quelle belle nozioni sui rilevamenti, quello polare, le triangolazioni, andavano bene quando si andava a vela con i trabaccoli, con i bragozzi, voglio proprio vedere come si prende un rilevamento polare con uno Zaffiro 34 in planata, oppure chi si azzarda a filare 150/200 mt di cima zavorrata a poppa col rischio che vada afinire sulle eliche...
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Re: Scarroccio e Deriva
Tengo a precisare che i 13 anni di studio della materia(navigazione)l'intendo dopo la scuola dell'obbligo.....Naturalmente.....m'han fatto due pa.....
Ribuona Pasqua
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Re: Scarroccio e Deriva
Bellissimi argomenti e meravigliosa la spiegazione, davvero chiara ed esaustiva.
Chi ama il mare non può non apprezzare queste belle tecniche di navigazione, però....
Dire che uno toglierebbe ogni ausilio elettronico, mi
Quoto Coma66
E' giusto quello che dici,e sei anche molto pratico,e anch'io come tanti qui fanno esattamente come fai tu,forse anche di piu'.
Forse abbiamo esagerato rasentando un po' l'antipatia di parecchi forumisti,ma voglio spiegarti una cosa,che e' dentro coloro che di questa materia l'approfondiscono......il partire da un punto A e arrivare al punto B distante magari 300NM (e' un esempio)con visibilita' zero,condizioni avverse,senza l'ausilio di strumenti elettronici,e centrare un obiettivo (fix)con lo sc arto magari di un metro o due e' una cosa che ti manda in estasi,imponi ancora oggi a tutti gli strumenti ausiliari la certezza dei tuoi calcoli,E' una cosa che e' difficile da spiegare,era il mio lavoro da giovane,e tutte le volte che centravo,urlavo forte:Tombola!!!
Poi per tornare a noi anch'io faccio come te!!non sto' sicuramente a masturbarmi il cervello con calcoli claustrali per fare 100NM!!!Non vado certamente con il sestante a far ridere i pesci....
Mi scuso anche con altri forumisti,gli interventi succitati erano solo una piccola parentesi chiarificatrice,null'altro.
Comunque Coma66 aspettati da me un'affumicata estiva in Croazia che i tuoi siluri fanno ridere in confronto......
Non conosci gli AQAD41A quanto sanno essere cattivi quando incrociano i Caterpillar
Giuseppe
Chi ama il mare non può non apprezzare queste belle tecniche di navigazione, però....
Dire che uno toglierebbe ogni ausilio elettronico, mi
Quoto Coma66
E' giusto quello che dici,e sei anche molto pratico,e anch'io come tanti qui fanno esattamente come fai tu,forse anche di piu'.
Forse abbiamo esagerato rasentando un po' l'antipatia di parecchi forumisti,ma voglio spiegarti una cosa,che e' dentro coloro che di questa materia l'approfondiscono......il partire da un punto A e arrivare al punto B distante magari 300NM (e' un esempio)con visibilita' zero,condizioni avverse,senza l'ausilio di strumenti elettronici,e centrare un obiettivo (fix)con lo sc arto magari di un metro o due e' una cosa che ti manda in estasi,imponi ancora oggi a tutti gli strumenti ausiliari la certezza dei tuoi calcoli,E' una cosa che e' difficile da spiegare,era il mio lavoro da giovane,e tutte le volte che centravo,urlavo forte:Tombola!!!
Poi per tornare a noi anch'io faccio come te!!non sto' sicuramente a masturbarmi il cervello con calcoli claustrali per fare 100NM!!!Non vado certamente con il sestante a far ridere i pesci....
Mi scuso anche con altri forumisti,gli interventi succitati erano solo una piccola parentesi chiarificatrice,null'altro.
Comunque Coma66 aspettati da me un'affumicata estiva in Croazia che i tuoi siluri fanno ridere in confronto......
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Re: Scarroccio e Deriva
Ottime spiegazioni e molto esaudienti!!!!!openboat ha scritto:Bellissimi argomenti e meravigliosa la spiegazione, davvero chiara ed esaustiva.
Chi ama il mare non può non apprezzare queste belle tecniche di navigazione, però....
Dire che uno toglierebbe ogni ausilio elettronico, mi
Quoto Coma66
E' giusto quello che dici,e sei anche molto pratico,e anch'io come tanti qui fanno esattamente come fai tu,forse anche di piu'.
Forse abbiamo esagerato rasentando un po' l'antipatia di parecchi forumisti,ma voglio spiegarti una cosa,che e' dentro coloro che di questa materia l'approfondiscono......il partire da un punto A e arrivare al punto B distante magari 300NM (e' un esempio)con visibilita' zero,condizioni avverse,senza l'ausilio di strumenti elettronici,e centrare un obiettivo (fix)con lo sc arto magari di un metro o due e' una cosa che ti manda in estasi,imponi ancora oggi a tutti gli strumenti ausiliari la certezza dei tuoi calcoli,E' una cosa che e' difficile da spiegare,era il mio lavoro da giovane,e tutte le volte che centravo,urlavo forte:Tombola!!!
Poi per tornare a noi anch'io faccio come te!!non sto' sicuramente a masturbarmi il cervello con calcoli claustrali per fare 100NM!!!Non vado certamente con il sestante a far ridere i pesci....
Mi scuso anche con altri forumisti,gli interventi succitati erano solo una piccola parentesi chiarificatrice,null'altro.
Comunque Coma66 aspettati da me un'affumicata estiva in Croazia che i tuoi siluri fanno ridere in confronto......
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Giuseppe
Ma Giuseppe ha proposito di lancia siluri..........non avevi qualcosa da farci vedere in merito
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Re: Scarroccio e Deriva
come al solito Airon e' stato chiarissimo, ma se provo a fare queste cose con la mia barca, a parte che col timone non si riesce ad andar diritti nemmeno se lo saldi , dubito fortemente che riuscirei a verificare i due fattori .come minimo serve un buon pilota automatico
- coma66
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Re: Scarroccio e Deriva
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Comunque Coma66 aspettati da me un'affumicata estiva in Croazia che i tuoi siluri fanno ridere in confronto......
Non conosci gli AQAD41A quanto sanno essere cattivi quando incrociano i Caterpillar
Giuseppe[/quote]
Conosco, conosco...
Li aveva un mio amico sul Gobbi 28/31, ed un'altro sul gobbi 26. Ti dirò che quando ha cambiato barca, l' ha cercata con gli stessi motori, infatti ora ha un Fairline 32
Comunque Coma66 aspettati da me un'affumicata estiva in Croazia che i tuoi siluri fanno ridere in confronto......
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Giuseppe[/quote]
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Li aveva un mio amico sul Gobbi 28/31, ed un'altro sul gobbi 26. Ti dirò che quando ha cambiato barca, l' ha cercata con gli stessi motori, infatti ora ha un Fairline 32
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Re: Scarroccio e Deriva
Ma!Ma!...Ti sei perso un passaggio,quello che tu alludi l'ho gia pubblicato,non mi ricordo il post,ma appena lo trovo te lo segnaloRobert ha scritto:Ottime spiegazioni e molto esaudienti!!!!!openboat ha scritto:Bellissimi argomenti e meravigliosa la spiegazione, davvero chiara ed esaustiva.
Chi ama il mare non può non apprezzare queste belle tecniche di navigazione, però....
Dire che uno toglierebbe ogni ausilio elettronico, mi
Quoto Coma66
E' giusto quello che dici,e sei anche molto pratico,e anch'io come tanti qui fanno esattamente come fai tu,forse anche di piu'.
Forse abbiamo esagerato rasentando un po' l'antipatia di parecchi forumisti,ma voglio spiegarti una cosa,che e' dentro coloro che di questa materia l'approfondiscono......il partire da un punto A e arrivare al punto B distante magari 300NM (e' un esempio)con visibilita' zero,condizioni avverse,senza l'ausilio di strumenti elettronici,e centrare un obiettivo (fix)con lo sc arto magari di un metro o due e' una cosa che ti manda in estasi,imponi ancora oggi a tutti gli strumenti ausiliari la certezza dei tuoi calcoli,E' una cosa che e' difficile da spiegare,era il mio lavoro da giovane,e tutte le volte che centravo,urlavo forte:Tombola!!!
Poi per tornare a noi anch'io faccio come te!!non sto' sicuramente a masturbarmi il cervello con calcoli claustrali per fare 100NM!!!Non vado certamente con il sestante a far ridere i pesci....
Mi scuso anche con altri forumisti,gli interventi succitati erano solo una piccola parentesi chiarificatrice,null'altro.
Comunque Coma66 aspettati da me un'affumicata estiva in Croazia che i tuoi siluri fanno ridere in confronto......
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Giuseppe
Ma Giuseppe ha proposito di lancia siluri..........non avevi qualcosa da farci vedere in merito
Giuseppe
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