


Quelle andate le riconosci subito,almeno se le vedi prima di cucinarle,sono leggermente aperte o del tutto aperte,sono morte e se non sai da quanto tempo,conviene scartarle e buttarle via,generalmente io durante il lavaggio sotto la fontana,le agito una contro l'altra e ne sento il rumore,a volte capita quella chiusa e piena di sabbia la riconosci solo dal rumore diverso che fa,infatti se la apri o è morta o piena di sabbia o fango,basta una a rovinarti uno spaghetto.Counque credo che il tuo mal di pancia sia dovuto ad una tossina di alghe che è presente a volte solo in una o due e che con la cottura non svanisce,non c'è nulla da fare,i sintomi sono proprio quelli che hai manifestato tu e compaiono da subito dopo averle mangiate fino a 6/7 ore dopo.Generalmente capita con frutti di mare di dubbia provenienza e non "spurgate",anche con le cozze può accadere a volte capita che nello stesso allevamento di cozze,a pochi metri una dall'altra alcune sono buone ed altre infestate dalle alghe tossiche.Questo non vuol dire che sia pericoloso mangiarle anzi io le mangio da sempre e crude.Farei però,attenzione a farle mangiare a dei bambini o a degli anziani.Marenostrum66 ha scritto:Io non voglio sembrare off topic....e adoro i frutti di mare....ma non posso scordare quella volta che dopo un piatto di spaghetti alle vongole a cena, a Ravenna... tornando di sera ebbi un crescente mal di pancia così forte che per contrastarlo dovevo stringere gli addominali allo spasimo... fino a che... boing... svenni in tangenziale a Bologna fermandomi dolcemente con la fiancata sul guard rail a destra!!!!.
se mi spieghi come si riconoscono quelle andate... mi fai una cortesia
HAHAHHA me sa che qua ghe se un fia de confusion fra cappeonghe e capparossoi fiippini e scorsafina hahahahahKraken ha scritto:Comincio con la regina dei frutti di Mare per antonomasia :LE VONGOLE. Molto diffusa nei nostri mari specie in adriatico e basso tirreno,in acque salmastre ed in mare,alle foci dei fiumi,vive a basse profondità,mi è capitato anche di pescarle in 20 cm d'acqua,sono dei molluschi bivalve e prediligono fondali sabbiosi e fangosi sono molto gustose dal sapore dolce e polpa tenera,da qualche anno sono state importate le vongole filippine nell'alto adriatico,si stanno diffondendo rapidamente e si differenziano dalle nostrane per le dimensioni,sono più grandi,la polpa più duretta ed il guscio più debole ma buone ugualmente.Come si pescano, generalmente quando vi capita di vederle, se la vedete fuori dalla sabbia è morta o vuota,abituatevi a vedere due piccoli "occhi"sul fondo alla distanza circa di 1 cm,capita di vederne migliaia.il sistema che usavo per catturarle era quello di infilare il mio coltello da sub lateralmente ed inclinato nella sabbia in modo da fermarne la fuga.Già sono molto veloci ed al minimo movimento scendono anche 60cm sotto il fondo diventando imprendibili.Dicevo infilare il coltello con una mano e con l'altra mano anzi con tre dita la recuperavo.Una volta capito il sistema non ci vuole molto a prenderne diversi kg.Se invece capita il fondale fangoso il sistema resta lo stesso ma cambia l'utensile,Una specie di spadone,ricavato da una balestra d'auto(50cm) al quale su un lato avevo fatto una specie di manico e l'altra estremità l'avevo appuntita e affilata ,nel fango sono molto più veloci a scenderne sotto.In una zona ricca di vongole ,tipo Taranto o Chioggia in 2/3 ore se ne raccoglievano quintali.E' solo una questione di stile,in più ci vuole la velocità e destrezza.Con questo metodo non si distrugge il fondo ne si fanno danni all'ecosistema e si possono raccogliere,volendo, solo quelle più grandi.
Il lavaggio lo faccio per pulire i gusci all'esterno,non serve per pulire dalle eventuali tossine,le schiacquo un paio di volte e sempre sbatacchiandole tra loro anche per trovarne qualcuna vuota dentro del frutto ma piena di sabbia.Nel piatto cotte non vedrai più nulla,sentirai solo sapore e profumo di mare.Questa procedura è valida per quelle che eventualmente peschi tu o che acquisti ma se vai a ristorante o ti fidi o ti fidiMarenostrum66 ha scritto:Hai esattamente descritto la mia situazione. MI spiegarono infatti che certe tossine, nob sapevo provenissero dalle alghe, non muoiono con la cottura. Il dolore passò il giorno dopo ma soprattutto temo che il fatto mi sensibilizzo ai frutti di mare, che mangio ancora con gusto... ma non esagero!.
E' vero che la soluzione, se le hai in mano crude, è un ottimo lavaggio abbondante e lungo in acqua corrente? come e per quanto tempo?
Ma una volta nel piatto insieme agli spaghetti non c'è verso di capirlo... vero?!