Sabato scorso sono uscito di buon'ora per una trainatina col vivo, e, approfittando del mare abbastanza buono, decido di non trainare alla foce del Magra ai soliti serra, peraltro fino ad ora piuttosto piccoli, ma di andare alle 5 Terre, zona Ferale, alla ricerca di qualche dentice.
Strada facendo mi fermo in un paio di posti dove l'eco mi segna grossi appallamenti di minutaglia e, col sabiki, prendo alcuni sugarelli e li metto nella vasca del vivo. Poi, incrociando un piccolo peschereccio, riesco a farmi vendere una bella seppia viva : ottimo, cosÏ posso diversificare il men??. Arrivato nel punto prescelto innesco la seppia sulla canna più a fondo ed un sugarello sulla canna a mezz'acqua.
Filo le lenze, applico i piombi guardiani, 350 gr su quella a fondo e 200 gr su quella a mezz'acqua, e comincio a seguire la batimetrica dei 30 mt alla velocit‡† di 0,8 ‚Äì 1 Knts. Purtroppo qui il fondo è totalmente piatto, non ci sono secche, cigliate o relitti, per cui l‚Äôincontro col dentice è più dovuto ad una botta di culo che ad uno studio della carta nautica.
Dopo circa 2 ore controllo le esche, e, constatato che godono di ottima salute, le ricalo e mi metto stavolta sulla batimetrica dei 20 mt. L‚Äôacqua rispetto alla scorsa settimana è più calda, l‚Äôeco d?† in superficie 20,4¬?C, pertanto spero di incontrare qualche pesce a questa profondit?†. Insisto e insisto ma nulla, provo allora ad andare verso riva, sui 10 mt, l‚Äôunica batimetrica dove il fondo è roccioso e movimentato, anche se penso molto improbabile trovare dentici in questa stagione cosÏ poco profondi.
E invece, dopo circa mezzora vedo vibrare il cimino della canna con la seppia, segno che si sente in pericolo e sta cercando la fuga da un predatore : prendo la canna in mano, sento un leggerissimo tocco, attendo con la frizione morbidissima che il filo cominci ad uscire dal mulinello, ma non succede nulla, cedo un po‚Äô di filo, lo richiamo, nel tentativo di dare al predatore l‚Äôimpressione che la seppia ferita gli stia sfuggendo inducendolo cosÏ all‚Äôattacco, ma ancora nulla, allora recupero, tolgo il piombo guardiano e controllo l‚Äôesca : la seppia è senza testa. Il pesce mi ha fregato! Non so quale pesce possa essere stato, n?© lo potr?? mai sapere, ho solo delle ipotesi : un piccolo dentice, o un piccolo pesce serra, anche se, almeno per mia esperienza, entrambi quando l‚Äôesca appena mutilata gli sfugge, la riattaccano con maggior accanimento, mentre qui non è successo. Poteva trattarsi anche di una spigola, che però ha attaccato poco convinta perchè© ha visto il terminale che era di diametro grosso e doppiato, oppure, dato che la velocit‡† era minima ed ero tra gli scogli, anche un grongo o una murena. Comunque ho insistito nel punto dell‚Äôattacco con 2 bei sugarelli vivi ma non ho visto altre tocche, e cosÏ, dopo aver liberato tutti i sugarelli vivi e vegeti, sono rientrato in darsena a mani vuote. Allego le foto della seppia innescata e dopo l‚Äôabboccata.

Alla faccia dell'abboccata ha segato la seppia in due!!

Bravo Lisca, ottimo racconto! Nonostante la giornata di pesca non sia andata come preventivato, mi hai tenuto col fiato "Sospeso"...

Come usi l'eco? Che modello hai? La visualizzazione del pesce può essere considerata affidabile e comunque può servire per impostare una battuta? Ancora: per le batimetriche segui l'eco o il cartografico?

Che sfortuna Lisca , sicuramente doveva essere una preda grossa;
sar‡† per la prossima volta.
Ciao

Peccato che è sfuggita la preda e doveva pure essere bella grossina....

Ottimo racconto....

VINICIUS ha scritto:Come usi l'eco? Che modello hai? La visualizzazione del pesce può essere considerata affidabile e comunque può servire per impostare una battuta? Ancora: per le batimetriche segui l'eco o il cartografico?

Il mio eco è un FurunoFCV-600L da 350 w, ed in genere lo uso con la doppia frequenza 50 e 200 kHz. In questo modo nella parte sx dello schermo si vede la lettura del fondo con il cono più ampio (50 kHz), e quindi anche i pesci laterali alla barca, mentre sulla dx , nel cono più stretto (200 kHz), si vedono il fondo ed i pesci direttamente sotto alla barca.
Ti allego una foto dove puoi vedere la schermata ed un appallamento di pesci : puoi notare che a sx il branco è molto più grosso che a dx, questo perchè© appunto sulla dx li cono del sonar essendo molto più piccolo, ‚Äúvede‚Äù una minore porzione d‚Äôacqua, quindi vede solo la parte di branco su cui la barca passa sopra.
Per pescare l‚Äôeco è ormai diventato indispensabile perchè©, a parte la profondit?† ed il profilo del fondo, ti segnala appunto i branchi di minutaglia, molto comodo quando ti devi procurare esche tipo sugarelli e sgombri, in quanto ti ci fermi sopra e li peschi coi sabiki, senza girare a vuoto perdendo tempo. Poi, contrariamente a quanto leggo sulle riviste specializzate, solo in casi rarissimi ho avuto un‚Äôabboccata dopo aver visto la marcatura di un grosso pesce sullo schermo, la quasi totalit?† degli strike, in particolar modo con le ricciole, avviene senza che l‚Äôeco ti dia il minimo preavviso.
Per quanto riguarda invece l‚Äôazione di pesca, seguo sia l‚Äôeco che il cartografico: sul gps scelgo il percorso, ovvero la batimetrica o la cigliata della secca da seguire, senza però mai perdere d‚Äôocchio l‚Äôeco sia per eventuali sbalzi di profondit?†, sia per eventuali marcature di pesci.

peppemar ha scritto:Non era un dentice Lisca, non vedo morsi sulla testa della seppia , come inserisci l'amo catturante nei tentacoli della seppia ???

Lo inserisco nel sifone, è il punto migliore e non ne compromette minimamente la vitalit?†.
Anch'io non penso sia stato un dentice, in genere se non porta a termine l'attacco la concia comunque decisamente peggio! A meno che non fosse proprio piccolo ....