Gli unici fondali di casa disponibili, nei quali praticare la pescasub, erano rappresentati dalle dighe foranee dell'avamporto di Marina di Ravenna con massima profondità 8m.
Divenni così un assiduo cultore dell'apnea che perfezionai negli anni raggiungendo buoni livelli prestazionali con immersioni profonde nelle trasferte in mar Tirreno.
Che bellezza scendere ad oltre 20m nel silenzio assoluto ammirando le meraviglie del mondo sottomarino!
Alla mia attuale età di 64 l'attività di apneista si è ridotta a favore di quella di autorespiratorista.
Ma che differenza! È si più facile andare sott'acqua ma che casino!
Il fracasso delle bolle in erogazione sono molto invasive dell'ambiente e si propagano a grande distanza mentre pesci e invertebrati spaventati scappano chissà dove a nascondersi.
E dove sono finite le anemoni aperte pronte a catturare i pesciolini e gli spirografi ridotti a tubicini vuoti freddi e insignificanti?
Cosa voglio dire con tutto questo? Semplicemente sottolineare come quegli apparecchi ad erogazione di bolle sono deleteri per l'ambiente e mortificano di molto la qualità dell'immersione.
Oltretutto indossare le pesanti bombole e poi pinneggiare così impacciati da quell'ingombro e avanzare col freno a mano tirato diventa anche faticoso.
Gli apparecchi a circuito chiuso esistono dal dopoguerra... bastava solo perfezionarli con l'assistenza informatica individuando le miscele più idonee per scendere fino a 50m.


È possibile che siano in gioco interessi commerciali occulti che non conosciamo?